Mediatore creditizio del Bergamasco
nell'inchiesta con l'arresto di Rossignolo

Un mediatore creditizio, che opera nel Bergamasco, è stato fermato all'alba perchè coinvolto nel caso De Tomaso che ha portato all'arresto di Gian Mario Rossignolo, ex manager della Zanussi e della Telecom, per presunte truffe milionarie.

L'imprenditore Gian Mario Rossignolo, ex manager della Zanussi e della Telecom, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza all'alba nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Torino su corsi di formazione professionale alla De Tomaso di Grugliasco, dichiarata fallita dal Tribunale di Livorno. È agli arresti domiciliari.

L'inchiesta riguarda finanziamenti pubblici per sette milioni e mezzo di euro per corsi di formazione professionali alla De Tomaso che in realtà non sono mai stati avviati.

Gian Mario Rossignolo è stato arrestato nella sua villa a Vignale Monferrato (Alessandria) ed è stato posto agli arresti domiciliari per aver superato i 70 anni di età. L'arresto è stato fatto in un'operazione scattata all'alba in Piemonte, Lombardia e Toscana nella quale oltre 50 uomini delle Gialle Gialle hanno notificato tre ordinanze cautelari emesse dal Gip di Torino su richiesta della Procura del capoluogo piemontese per il reato di concorso in truffa ai danni dello Stato. Oltre a Rossignolo sono stati arrestati un dirigente della De Tomaso, bloccato dalle Fiamme gialle all'alba a Livorno, e un mediatore creditizio, che opera nel Bergamasco dove è stato fermato all'alba, si tratta di Christian Limonta, 37 anni, professionista di Bergamo che secondo l'accusa avrebbe procurato all'azienda una falsa fidejussione, contribuendo al raggiro al centro dell'inchiesta. Nell'operazione la Guardia di Finanza ha fatto anche otto perquisizioni in Piemonte, Toscana e Lombardia.

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