Lallio, nascosto nel cassonetto
per sfuggire ai carabinieri

In sella a un motorino rubato, dopo essere fuggiti davanti all'alt dei carabinieri si nascondono uno dietro una siepe e l'amico dentro un cassonetto. Due giovani marocchini, intorno alle 3 del mattino della notte tra martedì e mercoledì, sono finiti in manette.

In sella a un motorino rubato, dopo essere fuggiti davanti all'alt dei carabinieri si nascondono uno dietro una siepe e l'amico dentro un cassonetto. Due giovani marocchini, intorno alle 3 del mattino della notte tra martedì e mercoledì, sono finiti in manette e, ieri mattina, sono stati processati per direttissima, assistiti dall'avvocato Lili Carrara. Ed entrambi sono stati condannati a un anno e mezzo di reclusione, e solo per il più giovane è stata applicata la sospensione della pena.

La fuga E.M., nato nel 1985, e Y.K., classe 1990, stavano passando lungo la strada 525 a bordo di un ciclomotore, risultato poi rubato a Bergamo. Sulla strada, un posto di blocco dei carabinieri. I due giovani, che viaggiavano a fari spenti, hanno prima rallentato e, mentre il 22enne (seduto dietro) sferrava alcuni calci ai militari, l'amico alla guida ha accelerato per fuggire. È iniziato un inseguimento per le strade di Lallio e sono arrivati, chiamati dai colleghi di Curno e Ponte San Pietro, anche i militari di Bergamo.

I giovani, dopo essere entrati in una stradina a fondo chiuso hanno abbandonato il ciclomotore e cercato di proseguire la fuga a piedi. Uno si è nascosto dietro una siepe, l'amico in mezzo ai rifiuti. Fermati dai carabinieri, sono stati processati per direttissima. In tribunale, interrogati sul possesso del motorino rubato, hanno entrambi affermato che gli era stato per da una persona incontrata fuori da un bar a Bergamo.

Nessuno dei due però ha saputo fornire dettagli su chi fosse questo uomo. Spiegando poi che sono fuggiti davanti ai militari perché non avevano i documenti in regola. Il 27enne, che vive in Italia da anni con la famiglia, era già stato destinatario di un decreto di espulsione. Il 22enne invece è arrivato solo da alcuni giorni nello Stivale. Arresto convalidato, sono stati giudicati con rito abbreviato.

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