«Riaprire le miniere? Pura follia»
Interrogazione di Sola in Regione

La notizia di una possibile riapertura delle miniere nell'alta Valseriana lascia «allibito» il consigliere regionale dell'IdV Gabriele Sola: «Una riattivazione dell'attività mineraria nella nostra provincia è follia pura».

La notizia di una possibile riapertura delle miniere nell'alta Valseriana lascia «allibito» il consigliere regionale dell'Italia dei Valori Gabriele Sola. «Una riattivazione dell'attività mineraria nella nostra provincia, in aree turistiche e pregiate sotto il profilo ambientale e per di più alla ricerca dell'uranio, è follia pura - afferma Sola -. Dopo avere martoriato il territorio della Bassa, rendendolo simile ad un colabrodo, vogliamo ora passare a bucherellare le valli montane?».

Il gruppo Energia Minerals ha già richiesto le licenze di ricerca e c'è chi, sul territorio, si dichiara favorevole all'estrazione. «Certo - osserva Sola - è molto più comodo appendersi al marsupio australiano che provare ad ipotizzare innovazione, a ragionare in ottica di sistema e di sinergie, a pensare il rilancio puntando sulle eccellenze che già ci sono. E pazienza se il traffico di mezzi pesanti (si parla non solo di miniere di uranio, ma anche di zinco e ferro) intossicherà ed intaserà la valle, massacrandone la vocazione turistica... In fondo, non siamo nella stessa nazione il cui governo dei professoroni pensa di trivellare le Isole Tremiti in cerca di petrolio?».

«Ora spunteranno certi superesperti superpagati (magari anche in superdollari australiani) che proveranno a convincerci come la tecnologia oggi limiti i rischi per la salute dei lavoratori e dei cittadini... Possibile che il caso Ilva di Taranto non abbia insegnato proprio nulla? Dovremmo provare a pensare piuttosto, per una volta tutti insieme ed in modo strategico e strutturale, a come valorizzare il territorio in virtù delle eccellenze che già ci sono – invita Gabriele Sola –. Un'ottica aperta, che non porti a svendersi al miglior offerente. E proviamo ad evitare di renderci schiavi di interessi lobbistici e business multinazionali. Su questo binario viaggia la nostra interrogazione depositata, oggi, in Consiglio regionale».

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