Monte Arera: addio allo sci
Si progetta seggiovia per l'estate

Il monte Arera dice addio agli ultimi pezzi di un passato fatto anche di sci alpino. Ma nel contempo progetta una seggiovia estiva che porti i turisti alla scoperta di un patrimonio naturalistico unico, quello attorno al Sentiero dei fiori e delle farfalle.

Il monte Arera dice addio agli ultimi pezzi di un passato fatto anche di sci alpino. Ma nel contempo progetta una seggiovia estiva che porti i turisti alla scoperta di un patrimonio naturalistico unico, quello attorno al Sentiero dei fiori e delle farfalle.

A breve, probabilmente già oggi - dice il sindaco, il senatore Valerio Carrara - inizieranno i lavori di smantellamento degli ultimi tre pali metallici rimasti che sostenevano lo skilift in funzione fino agli anni '90. Operazione che riguarderà anche sei pali dell'impianto di risalita, chiuso dal 1988, alla Conca dell'Alben. «In sostanza faremo una pulizia dell'ambiente - sottolinea il sindaco Carrara - perché ormai quelle strutture non servivano e non serviranno più».

Il turismo invernale sull'Arera è così ormai un lontano ricordo ma l'Amministrazione comunale, su quella che è una delle montagna più belle e conosciute della nostra provincia, vorrebbe riportare una seggiovia. Non per lo sci, però. Ma per la frequentazione estiva dei turisti.

Il sindaco Carrara ci sta pensando seriamente. «Naturalmente tutto dipenderà dalla possibilità di reperire finanziamenti - continua il senatore -. L'idea è quella di trasformare la stazione di arrivo della prima seggiovia, a 1.600 metri, in un rifugio, con bar-ristorante e una decina di camere. Da qui partirebbe la seggiovia per arrivare fino ai 2.000 metri, nei pressi del rifugio Capanna 2000. Un modo per valorizzare l'eccezionale patrimonio naturalistico dell'Arera».

Leggi di più su L'Eco di martedì 9 ottobre

© RIPRODUZIONE RISERVATA