Presidio delle imprese alla Trucca
«Vogliamo essere pagati». Il video

Come preannunciato, a Bergamo le imprese che hanno lavorato in subappalto al nuovo ospedale e non sono state pagate sono scese in guerra con la «rivolta dei furgoni»: il presidio è scattato ai cancelli del «Papa Giovanni XXIII» alla Trucca in via King.

Come preannunciato, a Bergamo le imprese che hanno lavorato in subappalto al nuovo ospedale e non sono state pagate sono scese in guerra con la «rivolta dei furgoni»: il presidio è scattato ai cancelli del «Papa Giovanni XXIII» alla Trucca, dalle 8,30, dove sono giunte circa 150 persone con una settantina di furgoni.

Il video

Al momento la situazione appare sotto controllo anche se vi sono intoppi per il traffico. I manifestanti, armati di fischietti, hanno esposto striscioni e cartelloni con le scritte "pagateci", "dobbiamo essere pagati". E' spuntata anche una bara accanto alla quale c'è un manifesto con la scritta "Non vogliamo fare questa fine".

I manifestanti hanno distribuito un volantino nel quale si legge: "L'ospedale costruito per curare i malati uccide le aziende. Chi lavora deve essere pagato. I creditori del nuovo ospedale affiliati alla Lia, l'associazione Liberi Imprenditori Associati hanno deciso di far sentire la loro voce. Non si tratta di un'iniziativa pensata per impedire l'apertura dell'ospedale. Vogliamo sensibilizzare la collettività. Sono state liquidate in toto le aziende appaltatrici e, trascurando quanto disposto dalle norme che regolano gli appalti pubblici, hanno danneggiato le piccole medie imprese (del territorio) che con il loro lavoro hanno contribuito alla realizzazione dell'opera. C'è chi sta ancora lavorando, altri hanno finito da tempo e qualcuno è pure fallito. Sono le Pmi e i loro dipendenti le parti deboli del sistema".

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