Raffica di furti a Zogno
«C'è paura, ci sentiamo indifesi»

Imperversa da oltre un mese ma nessuno ne parla e così le numerose vittime di una banda di ladri che ha passato al tappeto mezza Zogno ora si ribellano. E la paura arriva anche nei paesi confinanti, Ubiale e San Pellegrino (settimana scorsa altri tre colpi).

Imperversa da oltre un mese ma nessuno ne parla e così le numerose vittime di una banda di ladri che ha passato al tappeto mezza Zogno ora si ribellano. E c'è paura anche nei paesi confinanti, Ubiale e San Pellegrino (settimana scorsa altri tre colpi).

«Da più di un mese si stanno verificando a Zogno parecchi furti, anche di un certo spessore – spiega una residente di Zogno –. A quanto pare sembra che si tratti di una banda di professionisti, vista l'attrezzatura. Si arrampicano anche sui secondi e terzi piani, e aprono col flessible casseforti con spessore doppio. Agiscono in orari impensabili, per esempio alle 8,30 del mattino mentre un padre porta i bimbi a scuola o intorno alle 15,30 e alle 18. Si ha più o meno un'idea generale di due uomini che girano la sera tardi attorno alle abitazioni, che immancabilmente vengono derubate nei giorni successivi. Da un primo identikit che la gente è riuscita a ricostruire sembra si tratti di un individuo alto e un altro più basso e zoppicante, entrambi con felpa e cappuccio».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 28 novembre

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