Le colonne rubate alla chiesa
Quelle nuove arrivano in dono

Due colonne nuove per rimpiazzare quelle in granito rubate il 25 novembre alla chiesetta della Madonna dei Cerri, sulle colline del Canto a Mapello. Sono arrivate ieri pomeriggio da Vertova, grazie alla generosità di tre persone.

Due colonne nuove per rimpiazzare quelle in granito rubate il 25 novembre alla chiesetta della Madonna dei Cerri, sulle colline del Canto a Mapello. Sono arrivate ieri pomeriggio da Vertova, grazie alla generosità di tre persone che si sono mobilitate subito dopo aver letto su «L'Eco di Bergamo» la notizia del furto e dell'indignazione che il gesto aveva suscitato tra gli alpini di Mapello con il loro capogruppo Davide Fantoni.

«Appena ho saputo dal giornale la notizia del furto delle due colonne – racconta Sergio Maffeis, di Vertova, da anni amico degli alpini – ho subito chiamato il capogruppo Fantoni offrendo due colonne che da anni avevo in un magazzino presso una ditta di marmi del paese. Sono quindi venuto a Mapello e sono salito alla chiesetta per prendere le misure: purtroppo le mie colonne erano alte circa 2,90 metri mentre quelle rubate erano 1,82 metri. Sono andato da un mio amico marmista chiedendo di tagliarle, ma lui, che fa parte del gruppo alpini, mi ha risposto che non avrebbe "rovinato" le mie colonne e che le avrebbe regalate lui. Anche le sue colonne però sono risultate un po' più alte e occorreva tagliarle. Nel frattempo l'antiquario Gianfranco Andrioletti, anche lui di Vertova, saputo che volevamo donare le colonne agli alpini di Mapello e visto che le nostre dovevano essere tagliate, si è offerto di regalarle lui: due colonne che avevano la stessa misura di quelle rubate».

Ora le due nuove colonne fanno bella mostra sotto il porticato. Nei giorni scorsi Sergio Maffeis con Davide Fantoni e alcuni alpini di Mapello hanno fatto un sopralluogo alla chiesetta della Madonna dei Cerri per stabilire esattamente le misure e nel pomeriggio di ieri hanno portato a Mapello le due colonne regalate dall'antiquario Andrioletti, posandole con la presenza anche del sindaco di Mapello, Michelangelo Locatelli. «Sono due colonne di forma rotonda bocciardata di circa 600 chili ognuna – precisa Sergio Maffeis –. Andrioletti, che fa parte del gruppo Ana di Vertova, le aveva rilevate dalla chiesetta di Comenduno di Albino, sono del XII secolo».

Il grazie degli alpini
Davide Fantoni è entusiasta della gara di solidarietà messa in campo da ben tre persone: «La generosità è ancora una virtù presente in molte persone – dice il capogruppo Ana di Mapello –: queste persone si sono prodigate in modo encomiabile, con il sopralluogo alla chiesetta per stabilire tutti i dettagli tecnici e le misure esatte, quindi lo stesso Maffeis e i suoi due amici le hanno collocate sotto il portico della chiesetta. Oltre a questo gesto di generosità alpina, voglio sottolineare anche la solidarietà di tante altre persone che nei giorni successivi al furto mi hanno espresso la loro vicinanza ed erano anche loro pronte a scendere in campo con fatti concreti».

Le due colonne originali della chiesetta della Madonna dei Cerri – il tempio è da quasi mezzo secolo in cura agli alpini di Mapello – erano state rubate da ignoti nel fine settimana tra il 24 e il 25 novembre: i ladri le avevano staccate e portate via di peso, puntellando il porticato con due estensori in ferro in uso ai muratori. Un gesto che aveva suscitato sdegno e amarezza tra gli alpini e, tra tanti, i simpatizzanti delle penne nere. Ora grazie al gesto degli alpini di Vertova la chiesa ha potuto riavere le sue colonne e sulle labbra degli alpini di Mapello è tornato il sorriso.

Angelo Monzani

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