San Pellegrino alla riscossa
«Lasciateci riaprire il Casinò»

«Il divieto penale ad aprire case da gioco è stato tacitamente abrogato». Questa la sostanza delle motivazioni che il Comune di San Pellegrino invierà venerdì al ministro dell'Interno per sostenere la riapertura della propria casa da gioco.

«Di fatto il divieto penale ad aprire case da gioco è stato tacitamente abrogato dallo stesso legislatore che, negli ultimi anni, ha promosso varie forme di gioco d'azzardo. Nulla vieta, quindi, che si autorizzi la riapertura di nuovi casinò oltre ai quattro già in funzione».

Questa la sostanza delle motivazioni, contenute in 24 pagine, che il Comune di San Pellegrino invierà venerdì al ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, per sostenere ancora una volta la riapertura della propria casa da gioco, chiusa dal 1917.

Già una decina d'anni fa – ma allora tramite l'Associazione nazionale incremento turistico (che riunisce le città già sedi di casinò) – il Comune inviò simile istanza supportata da uno studio legale. Non si ottenne nulla, ma oggi i tempi sembrano essere cambiati.

Tante, nei tempi anche recenti, le richieste personali del sindaco Vittorio Milesi ai vari ministri che, in ultima analisi, però, rimandavano il problema al legislatore. Ora il Comune è pronto ad andare fino in fondo, ricorrendo, in caso l'istanza fosse respinta, al Tar e al Consiglio di Stato.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 4 gennaio

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