Yara, Fikri non è più indagato
Il giudice dispone l'archiviazione

Il fascicolo di Mohammed Fikri è stato definitivamente archiviato. Lo ha disposto il giudice Patrizia Ingrascì. L'extracomunitario era l'unico indagato nell'inchiesta sulla morte di Yara, prima per omicidio e poi per favoreggiamento.

Il fascicolo di Mohammed Fikri è stato definitivamente archiviato. Lo ha disposto il giudice Patrizia Ingrascì. L'extracomunitario era l'unico indagato nell'inchiesta sulla morte di Yara, prima per omicidio e poi per favoreggiamento. L'immigrato era al lavoro la notte del 26 novembre 2010, quando Yara venne rapita e uccisa, nel cantiere di Mapello, dove portò il fiuto dei cani molecolari.

A presentare la richiesta di archiviazione era stata lo scorso giugno la Procura di Bergamo dopo che il gip aveva accolto una richiesta di archiviazione per l'accusa di omicidio, disponendo nuove indagini per favoreggiamento. Il nordafricano esce dunque definitivamente di scena dall'inchiesta sulla morte di Yara.

A maggio si era avuto l'incidente probatorio riguardante le quattro telefonate eseguite da Mohammed Fikri e poste al centro di una nuova perizia conclusasi - di fatto - con un ulteriore passo avanti verso l'archiviazione della posizione del marocchino, archiviazione pervenuta oggi. Le telefonate erano state esaminate a fondo dal perito incaricato - un docente universitario di Lingie Orientali. Due in particolari quelle ritenute più importanti.

Nella prima era emerso che la fidanzata di Fikri avrebbe chiesto al compagno marocchino: «L'hanno uccisa vicino al cancello?» Secondo il perito, il dialogo fra Fikri e la fidanzata era avvenuto quando quest'ultima aveva già visto i telegiornali e pertanto sapeva già dell'accaduto. Fkri a sua volta, secondo il docente, aveva risposto con «Non so, può essere». E' chiaro tuttavia per il perito che l'elemento «cancello» era stato introdotto dalla fidanzata di Fikri dopo aver visto le immagini televisive.

La seconda telefonata riguardava le parole in precedenza tradotto come «Non l'ho uccisa io». Secondo il perito la parola uccidere non era mai stata pronunciata. Fikri - in attesa di parlare con un conoscente prima di tornare in Africa - avrebbe invece detto «Mio Dio, mio Dio facilitami (agevolami) nella partenza», come del resto avevano già sostenuto il consulente del pm e la difesa di Fikri.

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