L'iPad rubato fa la spia
18enne arrestata per furto

L'iPad e il telefonino rubati non hanno smesso di funzionare e hanno silenziosamente «guidato» i carabinieri fino a uno dei presunti responsabili del furto. In manette è finita una diciottenne di Capriate, G. S., a processo per direttissima.

L'iPad e il telefonino rubati non hanno smesso di funzionare e hanno silenziosamente «guidato» i carabinieri fino a uno dei presunti responsabili del furto. In manette è finita una diciottenne di Capriate, G. S., a processo per direttissima.

Tutto è iniziato nel tardo pomeriggio di lunedì nella zona del parco Forlanini di Milano, dove un camerunense aveva lasciato in sosta la propria auto con alcuni bagagli a bordo. Al suo ritorno, l'africano ha avuto l'amara sorpresa di ritrovarsi con il finestrino anteriore destro in frantumi e l'abitacolo «ripulito». Ma lo straniero non si è perso d'animo e, utilizzando un altro telefonino smartphone che si era tenuto invece nella giacca, si è collegato ai gps presenti sia nel telefonino che aveva lasciato in una valigetta sia all'analogo dispositivo presente nel tablet. Si tratta di applicazioni ormai presenti in quasi tutti gli apparecchi di ultima generazione, utili in caso di smarrimento o, come in questo caso, di furto dei terminali. E così il camerunense ha scoperto che i suoi costosi apparecchi avevano già raggiunto Peschiera Borromeo (Milano): a quel punto ha fornito subito l'indirizzo ai carabinieri, provvedendo, nel frattempo, a raggiungere la cittadina. Ma a Peschiera, quando è arrivato, ormai non c'era più nessuno. A quel punto ha riavviato la ricerca gps dal cellulare e ha scoperto che i due apparecchi erano in piazza Pertini a Mediglia (Milano), nella frazione di Triginto. Qui l'africano è arrivato assieme ai carabinieri del nucleo operativo e radiobile di San Donato e la giovane G. S. è stata notata vicino a un bancomat mentre cercava - secondo la ricostruzione dell'accusa - di effettuare un prelievo con una delle carte di credito rubate anch'esse al camerunense.

Il telefonino e il tablet rubati erano invece su un'auto posteggiata poco lontano, intestata a un ventunenne di Colturano, che però non era sul posto. La giovane è stata arrestata in flagranza per furto aggravato in concorso, al momento, con ignoti.

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