Studenti di An aggrediti in città
È polemica, interviene La Russa

Alleanza Nazionale ha organizzato una conferenza stampa per chiarire la vicenda dell'aggressione avvenuta giovedì 19 febbraio fuori dall'università di via dei Caniana, a Bergamo. Tre studenti stavano affiggendo dei manifesti che, ricordando il movimento del Futurismo, fanno da sfondo al nome di Azione universitaria/Studenti per la libertà, la lista di centrodestra che si presenta per le elezioni universitarie, quando sono stati picchiati con mazze da baseball da altre tre giovani.

«Erano circa le 23 di giovedì: ci sono arrivati alle spalle, scesi da un'auto che si era fermata dalla parte opposta di via Dei Caniana. Volti coperti da sciarpe e berretti di lana, non hanno detto una parola: erano in tre, come noi. Ci hanno colpito con mazze da baseball e tubi di ferro». È questo il racconto di Daniele Zucchinali, uno dei giovani di centrodestra che l'altra sera è stato aggredito proprio di fronte all'università in via Dei Caniana. È stato lui, 27 anni, neolaureato in Giurisprudenza, presidente del movimento «Azione Giovani», ad avere la peggio («un trauma cranico e ferite che al pronto soccorso mi hanno giudicato guaribili in 7 giorni»). Illesi Danilo Minuti, trentenne e dirigente di Azione Giovani, e Davide Capurso, studente di Ingegneria.

I tre, sabato mattina, nella sede del Partito della libertà (piazza della Libertà), hanno tenuto una conferenza stampa per raccontare i dettagli. Prima però, Zucchinali, accompagnato dal presidente provinciale di An Pietro Macconi, ha sporto denuncia in questura. Macconi ha anche informato il ministro della Difesa Ignazio La Russa di quanto accaduto e quest'ultimo ha contattato il questore di bergamo, esponendo «preoccupazione per quanto accaduto - ha detto l'esponente di An -, con l'auspicio che si faccia chiarezza e si individuino gli aggressori».

Sulla questione, durante la conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche Carlo Saffiotti e Franco Tentorio - in lizza per la candidatura a sindaco -, è intervenuto anche il deputato del PdL Gregorio Fontana: «Esprimo solidarietà per questa vicenda avvenuta in campagna elettorale - commenta -. Si tratta di un episodio che nasce in un clima di intolleranza a cui i nostri giovani non sono abituati.

Poi la polemica nei confronti degli avversari politici: «Ci aspettavamo solidarietà da parte di altre forze politiche e da parte del sindaco Roberto Bruni, ma per ora nessuno si è espresso, quando invece da parte di molta sinistra anche di governo spesso c'è accodiscendenza e sostegno colposo a situazioni che sono al limite della legalità e mi riferisco in particolare ai centri sociali».

Solidarietà arriva invece dal Coordinamento nazionale del Movimento universitario padano: «Purtroppo sempre più spesso l’intolleranza politica, soprattutto da parte di chi predica la pace, sfocia nella violenza squadrista - si legge nel comunicato a firma di Alberto Ribolla, vice coordinatore federale del movimento -: questi episodi sono da condannare duramente, perché solo così è possibile ristabilire un clima di confronto politico improntato sul rispetto reciproco».

Anche la neosenatrice di An Alessandra Gallone ha partecipato all'incontro: «A un'azione del genre non deve corrispondere altra violenza - avvisa -, ma una ferma denuncia. Non accettiamo questo tipo di scontro: questa non è politica». Da parte dei tre ragazzi, intanto, c'è preoccupazione: «Eravamo indecisi se fare denuncia o no, per timore di rappresaglie. E comunque non crediamo che c'entrino altri giovani universitari; abbiamo qualche ipotesi: forse ci hanno scambiato per qualcuno intento a pubblicizzare l'apertura della sede di Forza Nuova a Bergamo. E che ci hanno punito così».

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