Sangue, nella Bergamasca
le donazioni sono in crescita

L’Istituto nazionale dei tumori di Milano lanciano l'allarme: manca sangue e in particolare manca il plasma, tanto che la struttura lombarda ha chiesto ai suoi dipendenti di offrirsi tutti come donatori. Sull'argomento è anche intervenuto l’assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani: «La situazione in Lombardia, per quanto riguarda la disponibilità di sangue, permette di garantire la completa autosufficienza e di far fronte a emergenze improvvise». Non solo, grazie a un sistema di «compensazione interregionale» se un ospedale lombardo manca di sangue può averlo acquisendolo da altre strutture della Regione; come avviene, per esempio, per l’Istituto tumori di Milano, che per il 2009, su base programmata acquisirà 24.500 unità di sangue da Bergamo, Lecco, Sondrio, Como e anche dall’azienda ospedaliera di Garbagnate.

«In realtà in Lombardia, e in Italia, non c’è carenza di sangue, se parliamo di sangue intero. Il discorso è ben diverso se parliamo di plasma, quale mi pare sia il caso dell’Istituto tumori – spiega il presidente provinciale dell’Avis di Bergamo Tiziano Gamba – . Ma anche questo è un problema di tutta Italia: la verità è che è ora che lo si dica apertamente che parte del plasma che ci serve preferiamo comprarlo all’estero; i fabbisogni annuali vengono quantificati in base a stime fatte azienda ospedaliera per azienda, regione per regione, ma in base a questi calcoli, il 30% del totale è sempre recuperato oltreconfine, in particolar modo dalle aziende specializzate del Nord America».

Intanto l'Avis di Bergamo punta da sempre a estendere la base delle donazioni, allargando la base ai giovani e da alcuni anni anche alla popolazione straniera immigrata. «Un lavoro immane – spiega Tiziano Gamba –. Ma che potrebbe permetterci di non acquistare quel 30% di fabbisogno nazionale che invece copriamo attualmente comprando dall’estero».

I volontari donatori Avis sono su Bergamo e provincia circa 30 mila e riescono, con il loro sforzo di solidarietà, a produrre per la realtà bergamasca, insieme alle strutture ospedaliere, in media 65 mila unità di sangue intero all’anno (di queste 12.500 unità vengono fornite alla Regione per il cosiddetto sistema di auto-aiuto lombardo).
Intanto, le offerte di sangue, nella nostra provincia, in un solo anno, sono in crescita. Qualche numero: nel 2007 in totale per il sangue intero si sono raccolte complessivamente (all’Unità di Monterosso a Bergamo, in quelle periferiche ospedaliere, nelle Avis comunali autonome e nelle strutture ospedaliere) 51.307 unità; nel 2008 c’è stata una crescita, seppure minima per arrivare a 51.862. Le donazioni di aferesi, ovvero di plasma, complessivamente, sono passate da 11.887 unità del 2007 a 13.230 dell’anno appena concluso. In totale, dal 2007 al 2008, le donazioni sono cresciute di 1.898 unità, passando da 63.194 a 65.092.

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