Ripetenti alle medie
Casi limite in città

Quest'anno il nuovo regolamento sulla valutazione, approvato dal Consiglio dei ministri il 28 maggio scorso, prevedeva per l'esame di terza media l'ammissione con la sufficienza in ogni materia, condotta compresa. Di fatto i Consigli di classe hanno limato le situazioni a rischio, là dove l'insufficienza era isolata nel contesto di una progressione personale effettiva. A livello nazionale sono stati calcolati in 10.000 gli studenti di prima e seconda media bocciati a causa dell'insufficienza in condotta, mentre si stima che l'applicazione rigida del regolamento porterebbe i bocciati al 20% del totale degli studenti, da 17.000 a 100.000 bocciati in terza media.

A Bergamo la temuta «stangata» da regolamento alle medie non c'è stata. O meglio, c'è stata una «stangatina», dovuta alla maggiore rigidità dei voti rispetto alla plasticità sfumata dei giudizi. Nelle scuole cittadine spuntano piuttosto qua e là picchi negativi isolati in un panorama abbastanza equilibrato. Per esempio alla Savoia, su quattro prime i non ammessi sono tre e nelle terze, su quattro sezioni, solo una ha tre non ammessi. Ma, nelle seconde, i bocciati sono sette, 6 concentrati in un'unica classe. «Una situazione eccezionale - spiega la preside Orietta Beretta - che non ha a che fare con il nuovo regolamento, ma con una classe che ha avuto due inserimenti in corso d'anno e una generale tendenza a deporre le armi dello studio nel secondo quadrimestre, nonostante i tentativi di recupero».

Alla Nullo ci sono due non ammessi in terza (su 44 allievi) e uno in prima, mentre gli allievi di seconda sono tutti promossi. Alla Mazzi, nota per l'alta percentuale di stranieri, ci sono 40 bocciati su 400 alunni ma, spiega il dirigente Emanuele Messina «dal totale vanno scorporati 15 allievi stranieri che sono arrivati a fine anno. Le famiglie sono state avvisate subito che i ragazzi avrebbero ripetuto l'anno. I bocciati effettivi sono perciò 25. Il nostro istituto ha sempre circa 2 non ammessi per classe». Alla Muzio ci sono stati 2 non ammessi su 4 terze, in seconda 5 bocciati su 4 classi e in prima 6 bocciati su 5 classi. Per il preside Ugo Punzi, «non ci sono variazioni significative». Alla Rosciate ci sono 12 bocciati rispetto agli 8 dell'anno scorso su circa 300 allievi. I non ammessi all'esame di diploma sono 5, tre sono stati fermati in seconda e 4 in prima. Alla Donadoni, su 909 iscritti ci sono stati 19 tra bocciati e non ammessi, lo scorso anno erano stati 17. Alla Santa Lucia c'è un solo non ammesso, mentre alla Petteni sono stati ammessi tutti. La nuova dirigente, Gabriella Roberti, osserva: «Abbiamo lavorato molto tenendo conto della personalità e della situazione del ragazzo. Le carenze sono state segnalate alle famiglie e nel corso dell'estate organizzeremo recuperi con controlli quindicinali». E domani, i 10.649 studenti di terza media sosterranno la prova nazionale. È l'unico esame non predisposto dai Consigli di classe e per la prima volta se ne terrà obbligatoriamente conto nel voto finale, in percentuale a discrezione dell'istituto.

Le scuole, nella griglia di valutazione, cioè i criteri d'istituto che regolano la composizione della votazione finale, hanno deciso di attribuirvi un peso fra il 5 e il 10%. L'Invalsi è orientato ad attribuirvi il peso del 15%. Per i 9.412 candidati nelle scuole statali e 1.237 nelle paritarie la prova comincerà alle 8,30, come in tutta Italia. Cinquanta domande, niente vocabolario o calcolatrice, valutazione standardizzata. Un'ora per il fascicolo con le domande d'italiano e una per matematica. Nessun suggerimento dai docenti.

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