«Tempo prezioso», ai Riuniti
un progetto per malati oncologici

«Le cure migliori la mia famiglia le ha potute trovare in questo ospedale. Questa è una struttura che fa sanità d’eccellenza». Le parole sono di Giuseppe Bonaldi, direttore di Neuroradiologia agli Ospedali Riuniti di Bergamo. Ma non è stato solo in veste di medico che ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione del progetto «Tempo prezioso».

L’iniziativa di animazione – che prenderà il via il prossimo 7 luglio nel reparto di oncologia dei Riuniti - è stata infatti voluta e finanziata da Carla Comana Bonaldi, mamma di Giuseppe, scomparsa lo scorso anno. «Il legame tra la mia famiglia e l’Ospedale di Bergamo – ha sottolineato Giuseppe Bonaldi presente con la sorella Simona e numerosi familiari all’inaugurazione di una targa commemorativa in ricordo della signora Bonaldi, benefattrice dei Riuniti – è molto profondo. Tutto è cominciato da un infarto di mio papà, poi ai Riuniti sono stati curati anche mio fratello e mia mamma. Adesso con questa iniziativa il legame si rinsalda».

E a ricordare la figura di Carla Comana Bonaldi, silenziosa mecenate della struttura di Largo Barozzi,è stato il direttore generale, Carlo Bonometti, intervenuto con Gianpietro Benigni, direttore amministrativo. Il progetto della durata iniziale di un anno, è curato da Fabio Comana, attore, regista, fondatore della compagnia teatrale Erbamil e nipote di Carla, e prenderà il via il prossimo 7 luglio, ogni martedì e venerdì pomeriggio nel reparto di oncologia. Quattro le tipologie di intervento previste per i pazienti che decideranno di aderire: la prima riguarderà il nuovo look dell’arredo. La seconda si occuperà, con l’intervento di esperti, dell’attività grafico pittorica che potrà consentire ai pazienti di esprimersi attraverso il disegno, incontrandosi e comunicando le proprie riflessioni sulla malattia in un modo lieve. Sarà invece dedicato alla lettura animata il terzo intervento. Ed, infine, il quarto intervento prevede di aprire il reparto ad occasioni di incontro con la città.

«Il nostro obiettivo – ha dichiarato Carlo Tondini, responsabile dell’oncologia senologica – è quello di offrire un ambiente non solo altamente specializzato, ma vivibile dal punto di vista umano. Una struttura vissuta dal malato non solo come una parentesi dolorosa, ma come un prezioso momento di vita».

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