San Giovanni Bianco, nuovi guai
Chiesto lo stato di emergenza

Si è aggiunto un nuovo guaio nella lunga lista dei danni provocati del nubifragio di martedì scorso sul territorio comunale di San Giovanni Bianco: si tratta del cedimento di un tombotto sotto il bivio tra le vie Boselli e Capretta.

Il nuovo problema si è manifestato nel tardo pomeriggio di giovedì quando la strada ha dato segni di cedimento. Dopo un’ispezione si è così constatato che l’alveo di un torrente che va poi a scaricarsi nel Brembo, si era intasato per cui l’acqua aveva cominciato ad erodere le sponde trascinando materiale che ha finito per tappare il tombotto.

Già venerdì mattina sono iniziate le operazioni di pulizia del tombotto per ripristinare il regolare scorrimento a valle del’acqua. Sempre venerdì  è stato consentito l’accesso per un’ora, dalle 9 alle 10, dei residenti nel condominio ex Colonia di via Santuario a San Gallo, erano presenti una pattuglia della polizia locale e una dei carabinieri della Stazione di San Giovanni Bianco. Hanno approfittato di questa «finestra» gli sfollati di San Giovanni Bianco e una famiglia di villeggianti che hanno potuto prelevare dalle abitazioni vestiti, oggetti di poco peso e generi alimentari rimasti nei frigoriferi.

Intanto c’è la notizia dell’interessamento dei parlamentari leghisti Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio e Pierguido Vanalli che hanno scritto a presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al capo della Protezione civile Guido Bertolaso per «deliberare lo stato di emergenza nelle aree colpite e conseguentemente di far emanare al più presto l’ordinanza necessaria all’attuazione degli interventi di emergenza per evitare situazioni di pericoli, o maggiori danni a persone o a cose».

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