Motociclista investe pedone
Due morti a Zingonia

Un motociclista e un pedone sono morti giovedì sera in un tragico schianto stradale a Zingonia, in corso Europa. Si tratta di Ivano Bonetalli, operaio di 43 anni, di Verdellino, che viaggiava in sella alla sua Honda quando si è scontrato con un pedone, Mustafa Benchrifa, 47 anni, un autotrasportatore marocchino che abitava a Zingonia in uno dei condomini del complesso «Athena» e in quel momento stava attraversando la strada.

L’impatto è stato violentissimo ed entrambi sono stati sbalzati in avanti per una cinquantina di metri, mentre la moto è scivolata per altri cinquanta metri sull’asfalto. I due uomini sono morti alcuni minuti dopo. Sul posto sono intervenute diverse ambulanze del 118, i carabinieri e la polizia locale che sono rimasti sul luogo della tragedia fino a tarda notte per portare a termine le operazioni di soccorso ed effettuare i rilievi.

L’incidente è avvenuto poco dopo le 21,30. Secondo una delle prime ricostruzioni il quarantasettenne marocchino era da poco uscito dalla moschea, dove aveva assistito a un momento di preghiera con altri connazionali, e si era fermato nelle vicinanze del luogo religioso a parlare con alcuni amici. Quindi ha deciso di raggiungere l’altro lato della strada per raggiungere dei conoscenti e si è incamminato.

Mentre il pedone attraversava è arrivato il motociclista, che stava facendo un giro in moto e viaggiava in direzione del policlinico, e per cause ancora da accertare l’ha travolto. Dopo l’urto entrambi sono stati scaraventati in avanti e sono caduti sull’asfalto, uno vicino all’altro, mentre la moto ha proseguito la sua corsa, ormai senza controllo, per una cinquantina di metri.

Il rumore dello schianto ha attirato l’attenzione di diverse persone: «Ero seduto su una panchina - ha raccontato ieri un testimone - e stavo parlando al telefono con un parente in Marocco. Ho visto arrivare la motocicletta e pochi istanti dopo ho sentito uno schianto fortissimo: il motociclista e il pedone sono stati sbalzati in avanti per cinquanta metri, come se fossero incollati l’uno all’altro, poi sono caduti insieme sull’asfalto mentre la moto è scivolata in avanti per altri cinquanta metri. La situazione è apparsa subito gravissima e ho chiamato il 118, come hanno fatto anche altre persone».

In pochi minuti il centralino del 118 e delle forze dell’ordine sono stati sommersi di telefonate: sul luogo dell’incidente, infatti, sono accorse un centinaio di persone. Sul posto sono intervenuti in tempi brevi cinque mezzi del 118: per prima è arrivata la medicalizzata dell’ospedale di Treviglio, raggiunta poi dall’ambulanza di Calcinate, dalla medicalizzata del policlinico di Ponte San Pietro, da un’altra ambulanza di Treviglio e dall’infermierizzata del policlinico San Marco di Zingonia.

Sono arrivate anche sei pattuglie dei carabinieri della compagnia di Treviglio e alcuni mezzi della polizia locale non solo per effettuare i rilievi e disciplinare la circolazione, ma anche per riportare la calma tra i presenti: un gruppo di persone, infatti, aveva circondato gli operatori sanitari e aveva iniziato a inveire contro di loro, sostenendo che i soccorsi non erano stati abbastanza tempestivi perché non era arrivato subito un mezzo dal vicino policlinico. Si è poi chiarito che il mezzo di Zingonia era già impegnato in un’altra emergenza e che l’unica soluzione era inviare la medicalizzata di Treviglio, il primo mezzo disponibile.

Il motociclista e il pedone sono morti poco dopo l’incidente a causa delle ferite gravissime. I carabinieri hanno effettuato i rilievi, transennando la zona, e verso mezzanotte, su disposizione del magistrato di turno, hanno rimosso le due salme, trasportate dai servizi funebri alla camera mortuaria del cimitero di Ciserano. La procura ha già rilasciato il nulla osta per i funerali.

Ivano Bonetalli abitava a Verdellino in corso Africa con la compagna, mentre Mustafa Benchrifa abitava col figlio ventunenne in uno dei condomini Athena, mentre il resto della famiglia (moglie e altri quattro figli) vivono in Marocco.

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