S.TIRABOSCHI - Rischio idrogeologico per Valtorta

S.TIRABOSCHI - Rischio idrogeologico per Valtorta

Rischio idrogeologico per Valtorta VALTORTA. Si va chiarendo ed in senso purtroppo negativo la situazione ingenerata dal nubifragio che si è scatenato tra giovedì e venerdì della scorsa settimana sulla Valle Stabina con epicentro la conca di VALTORTA precisamente sui pendii della montagna che degradano a valle dai Piani di Bobbio barziesi pure pesantemente colpiti nelle strutture ed infrastrutture turistiche invernali. La gravità della situazione si è palesata nel corso di un ulteriore e più approfondito sopralluogo che ha fatto seguito a quelli sommari dello scorso fine settimana, avvenuto nella giornata di ieri lunedì su richiesta del Comune e disposto dal dirigente dello STER Claudio Merati che ne ha incaricato i tecnici Mauro Fenice e Marco Gratton. Si potrebbe prefigurare addirittura una situazione di grave rischio idrogeologico per il paese. ?Abbiamo visionato la situazione della Valle Frasnida costituita da un canalone che nasce ai piedi delle rocce terminali della Corna Grande ?ha precisato il sindaco Piero Busi che ha partecipato al sopralluogo con i tecnici comunali- ed abbiamo trovato una situazione di gravissimo pericolo idrogeologico?. Una precisazione. La Valle Frasnida(la medesima nella quale nel 1888 si formò l?enorme slavina che arrivò fino in paese spazzando via la Contrada Torre e provocando la morte di ventotto persone) si caratterizza in quota in un grande bacino che raccoglie le rocce che gli eventi meteorologici staccano dalle pareti rocciose della montagna e la neve nei mesi invernali, dando poi a chiudersi a valle, appena a monte della Torre ed a perpendicolo sulla parte alta dell?abitato, in un collo di bottiglia. Una decina di anni orsono lungo il canalone vennero costruite delle briglie di raccolta e trattenimento del materiale di frana dalla montagna e della massa di neve delle eccezionali nevicate dello scorso inverno. Il nubifragio della scorsa settimana ha trascinato a valle una enorme quantità di detriti ghiaiosi, una pericolosissima fiumana trattenuta in quota proprio dalle difese passive di cui si è testé detto, che ora sono colme fino all?orlo. ?Non oso nemmeno pensare cosa sarebbe potuto succedere lo scorso inverno ?ha osservato Busi- in assenza delle strutture di difesa che si sono dimostrate di grande efficacia. La funzione di queste strutture di difesa è però ora annullata e mi domando non senza angoscia cosa potrebbe accadere se il prossimo inverno fosse come quello scorso. Gli ammassi di pietrame farebbero da trampolino ad eventuali fenomeni valanghivi?. Sempre nei versanti della Corna Grande ?e si entra nel dettaglio delle risultanze del sopralluogo- si sono formati dei canaloni percorsi da fiumane di acqua, pietre e fianco che li hanno profondamente scavato invadendo ed interrompendo in due tratti la strada comunale chew da Valtorta paese sale ai Piani di Ceresola danneggiando pesantemente le piste di sci nordico e mountain bike. Ancora in tema di collegamenti viari:è stata pesantemente danneggiata la strada che sale da Ceresola ai Piani di Bobbio e sarà da ricostruire per lunghi tratti. Sono derivati danni pure alla rete idrica: sono state spazzate via da smottamenti le opere di presa delle sorgenti della Contrada Ceresola che resta priva di rifornimento idrico(per l?abbeverata del bestiame si ricorre a pozze dei vicini torrenti) e di una seconda sorgente che alimenta il bacino di raccolta d?acqua per le operazioni di antincendio boschivo e di innevamento delle piste. Infine le piste. Sono andate pressoché distrutte e saranno da ricostruire il Canalone e Nube Bianca che saranno in gran parte da ricostruire. ?E? una devastazione del territorio e di ciò che ci avevamo realizzato in questi anni, e che è di carattere economico perché il turismo per noi è fonte importante di economia ?ha commentato Busi- per cui ci troviamo a dover cercare e per di più in tempi rapidi la soluzione di un problema per noi di gravità eccezionale. Si pensi ad esempio alla pratica della mountain bike che da un paio d?anni proponiamo con buoni risultati per il turismo estivo: è in gra parte impraticabile ed è difficile l?accesso al centro della struttura di Ceresola?. Difficle al momento, la quantificazione dei danni, si dovranno attendere le perizie tecniche. E poi ci sarà il problema dei finanziamenti. Passando ora a SAN GIOVANNI BIANCO. Nella prima mattinata di ieri sono ripresi i lavori sia sulla strada per San Pietro d?Orzio sia per la sistemazione della frana all?ex colonia di Via Santuario di San Gallo che resta tuttora evacuata, mentre è stata riaperta regolarmente la strada che vi transita davanti. S.T.

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