R.AVAGLIANO - Festivita agostane latino-americani

La festività della Virgen de Urkupiña, il 15 agosto, è la festività centrale e più importante per tutta la comunità latino-americana nel prossimo mese. La ricorrenza religiosa, in Bolivia, è chiamata la Madonna dell?Integrazione. In qualche modo, anche a Bergamo, si celebra questa giornata sotto il segno dell?integrazione.
La festività cade il 15 agosto. In lingua quechua Urkupiña significa «che la Madonna arriva ai fedeli. Ricorda un?apparizione nella cittadina di Quillacollo» spiega Galia, boliviana del centro Santa Rosa da Lima, la missione per latino- americani di fede cattolica, in via San Lazzaro. «Non bisogna confonderla, però, con la nostra festa dell?Assunzione» precisa suor Priscilla Orlandi della Missione Santa Rosa da Lima.
La Virgen de Urkupiña è chiamata anche Madonna dell?Integrazione perché «in occasione della festa ? continua Galia -, giungono a Quillacollo fedeli di ogni provincia boliviana, insieme alle massime autorità». La cittadina è a soli 14 chilometri da Cochabamba, la città da dove arrivano la maggior parte dei boliviani che abitano nella nostra provincia. Così, la ricorrenza è molto sentita dagli immigrati. «La Virgen de Urkupiña è una festività vissuta anche dagli altri sudamericani cattolici, però ? aggiunge Galia - coloro che parteciperanno di più alle celebrazioni e alla processione sono boliviani».
A Bergamo la Madonna dell?Integrazione ha un significato diverso. Quello dell?integrazione con la comunità italiana. La ricorrenza è celebrata da diversi anni in città, anche prima della fondazione del Centro San Lazzaro. «Ogni anno celebriamo la messa per la Virgen de Urkupiña in una parrocchia della città ? continua Galia -. Preghiamo insieme agli italiani e chi vuole partecipa alla nostra processione, dove la Madonna ritorna alla chiesa della missione Santa Rosa da Lima. Noi immigrati vogliamo integrarci con gli italiani ed è per questo motivo che la celebrazione avviene nelle varie parrocchie. E? un?occasione di reciproca conoscenza».
Quest?anno la festività sarà celebrata nella parrocchia di Loreto. «La sera del 14 ? spiega suor Priscilla Orlandi ? si porta la Madonna a Loreto, mentre fuori da San Lazzaro ci sarà la benedizione delle auto. La messa del 15 è alle 11, celebrata sia in italiano da don Mario Peracchi, che in castigliano da don Mario Marossi. Seguirà la processione per le vie della città, da Loreto a San Lazzaro». «E? sempre una processione molto partecipata ? aggiunge Jhafet, giovane studente boliviano -.
Quest?anno parteciperanno una decina di gruppi folcloristici boliviani con diversi balli tradizionali: caporale, diablada, tinku e tobas». La festività di Urkupiña quest?anno è stata preparata anche con degli incontri di preghiera settimanali nel mese di luglio.
L?estate è anche ricca di festività civili. Sono ben tre gli stati che celebrano la giornata dell?indipendenza nazionale. Il 25 luglio (anche se la ricorrenza è il 28 e il 29), a Milano, la comunità peruviana ha festeggiato i 187 anni d?indipendenza. L?8 e il 9 agosto, invece, ricorre la festa di indipendenza dell?Ecuador e gli immigrati a Bergamo festeggeranno a Milano.
Il 6 agosto è festa nazionale per i boliviani. Quest?anno ricorre il 184° anno dell?indipendenza dalla Spagna. Suor Priscilla Orlandi spiega il programma dei festeggiamenti:«Il giorno 6 è un giovedì, un giorno lavorativo per la maggior parte delle persone, così ci sarà solo una piccola cerimonia con la posa di una corona d?alloro davanti al monumento del partigiano di piazza Matteotti, dove interverrano anche autorità boliviane. La festa, invece, sarà domenica 9 al patronato San Vincenzo. Durante tutta la giornata ci saranno gruppi folcloristici, tornei sportivi e altro. Ci saranno anche i rappresentanti delle istituzioni boliviane in Italia. Per l?occasione sarà celebrata al patronato anche la Santa Messa, anziché al centro di San Lazzaro».
Il 23 agosto ricorre la festività di Santa Rosa da Lima, patrona dell?America Latina.
Il 30, infine, il centro San Lazzaro sarà ospite alla festa dei popoli della parrocchia di Brembilla.
Raffaele Avagliano