Ottomila posti di lavoro nell'Isola
grazie alla grandi infrastrutture

Le grandi infrastrutture porteranno più che una boccata di ossigeno all'Isola bergamasca: l'avvio dei cantieri, di Pedemontana da una parte e Brebemi dall'altra, porterà 8.000 nuovi posti di lavoro in tutte le società che lavoreranno nell'indotto. Il dato è stato confermato a Filago dove questa mattina si è aperta l'ottava edizione degli Stati generali dell'Isola: amministratori, sindacati e industriali si sono detti tutti d'accordo sia sull'entità delle ricadute occupazionali di queste infrastrutture vitali per l'economia lombarda, sia sui passi che dovranno essere fatti.

Esiste infatti, secondo il parere di tutti, una sola condizione perché i nuovi posti di lavoro diventino una realtà: le imprese dovranno puntare all'innovazione e al rinnovamento per non restare escluse e poter partecipare e raccogliere, vincendola, questa sfida.

Gli Stati generali erano stati organizzati proprio per cercare di capire come sarà il futuro dei ventuno Comuni dell'Isola con l'avvento di Brebemi e Pedemontana, che attraverseranno il territorio. Fra gli argomenti in discussione anche quali opportunità e possibilità potrà avere l'Isola con l'Unione dei Comuni.

«Governare il futuro dell'Isola» - questo il titolo dell'edizione 2009 - è stata organizzata a Filago con due convegni: quello di oggi, venerdì, al castello di Marne; domani, sabato, appuntamento invece al centro polifunzionale di Filago.

Gli Stati generali si concluderanno poi con la grande manifestazione della sfilata dei ventun sindaci – compreso quello di Suisio, che ha recentemente deliberato di rientrare nella Comunità dell'Isola – per le vie di Filago con bande musicali, gruppi storici e folcloristici e majorettes.

Oggi si è parlato delle ricadute positive su viabilità, occupazione e prospettive di sviluppo, ma si sono affrontate anche le problematiche che ne conseguiranno, come aumento del traffico e inquinamento acustico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA