Alla cloche di un Boeing 737?
Con il simulatore di volo piloti tu

Siete appassionati di aerei, di volo reale e/o simulato, avete sognato di entrare in una cabina di pilotaggio (una volta ci si poteva intrufolare, ma dopo l’11 settembre 2001 le norme di sicurezza sono diventate rigide e la porta di accesso è stata blindata) o comunque siate attirati dalla tecnologia, dal divertimento e dalle emozioni?

A Pedrengo, in via Carducci 15, al terzo piano della palazzina della Dasty Italy, c’è dal 2014 un tesoro per voi, la Dastyflysim, con l’unico simulatore di volo professionale accessibile al pubblico in Italia a prezzi umani (69 euro per mezz’ora con istruttore) e uno dei rari in Europa. Ed è super realistico perché riproduce esattamente e in scala naturale la cabina di pilotaggio di un Boeing 737-800, ovvero l’aereo - l’ha in dotazione pure Ryanair - più utilizzato per le rotte a corto-medio raggio e il più prodotto nella storia dell’aviazione.

Sarete voi a comandarlo, ad aver tra le mani la cloche. Volete volare da Innsbruck a Orio , da New York a Londra, da Roma a Dubai? No problem. Al vostro fianco ci sarà un istruttore/tutor che vi aiuterà nelle varie fasi del volo. Sì, perché per decollare, navigare in cielo e atterrare deve essere osservata la precisa procedura della realtà con una miriade di comandi da azionare e controllare. E se non siete piloti di professione è un po’ dura. Sembra di volare perché tre proiettori HD riproducono su uno schermo di 180° scenari foto-realistici del territorio sorvolato regalandovi una splendida visuale, così come suoni, rumori e vibrazioni sono replicati fedelmente, si è immersi in una sensazione unica. E c’è posto pure per due passeggeri. L’unica differenza è che se vi schiantate non ci sono tragiche conseguenze...

Ma chi si è tuffato in questa avventura, più per passione che per business, e ha in mente di volare sempre più in alto? È Fabrizio Arizzi, vulcanico imprenditore 55enne di Bergamo, titolare della Dasty Italy, settore detergenza. La formula del famoso sgrassatore Chanteclair l’ha inventata lui. Arizzi ha sempre avuto un debole per i simulatori, dopo averli testati praticamente tutti si è innamorato dell’aliante, ha all’attivo circa 500 ore di volo («Perché non ho il brevetto per pilotare un aereo? I motori a elica non mi esaltano, per quelli a turbina ormai è tardi e comunque l’aliante è adrenalinico, ha un assetto di volo che ricorda quello di un caccia»), e infine ha riabbracciato il vecchio amore, regalandosi il simulatore del Boeing 737, un gioiello da 300 mila euro.

Ma Arizzi è già decollato verso una dimensione ancor più intrigante e spettacolare. Entro metà del 2016 dovrebbe entrare in funzione un nuovo simulatore, quello dell’Airbus 320. Sarà «Full Motion», come quello che hanno le compagnie aeree: la cabina di pilotaggio non è fissa, bensì è sostenuta da bracci meccanici che simulano un volo ancor più aderente alla realtà.

A collaborare con Arizzi c’è Pier Rinaldi, 42 anni di Bergamo, ex pilota di bimotori fino al 2007 e ora consulente aeronautico specializzato in formazione e didattica. Nel 2013 con il suo simulatore itinerante di un bimotore è stato anche a Bergamo Scienza. Nel team ci sono pure Marco Frosio, 24 anni di Sant’Omobono Terme, ex studente dell’Istituto Aeronautico, esperto in sistemistica e avionica, e Monica Frigeni (gestione eventi e contatti con i clienti).

La Dastyflysim, che ha una compagnia virtuale - la Dasty Airlines con tanto di piloti in divisa e programma voli -, collabora con l’Istituto Aeronautico: molti studenti si addestrano con il simulatore del 737 per le selezioni della Ryanair e quasi una ventina di loro è diventato pilota. E a Pedrengo arriva anche qualche pilota professionista per mantenere i riflessi allenati. Ci sono corsi di base, di medio livello e avanzati.

La Dastyflysim si rivolge pure alle aziende con un’attività di Team Building per sviluppare la leadership e lo spirito di squadra.Prima della fine dell’estate si penserà anche a chi vuole cancellare la paura di volare: sarà attivato un corso ad hoc con la collaborazione di uno psicologo e di un equipaggio di volo. E per settembre c’è idea di proporre un percorso didattico-formativo alle scuole. A breve scadenza da ricordare lo Special Day di domenica 9 maggio: con 19 euro l’aspirante pilota (più al massimo due passeggeri, 8 euro ciascuno) potrà decollare dal famoso aeroporto di Dubai per un favoloso volo virtuale tra i colori del deserto e lo skyline di una delle città più affascinanti e attraente del mondo. Per partecipare all’evento è obbligatoria la prenotazione che può essere inoltrata via mail a [email protected]. Per maggiori informazioni potete collegarvi al sito della Dastyflysim o telefonare allo 035.6593963.

La tragedia del volo della Germanwings precipitato in Francia il 24 marzo per il folle gesto del copilota Andreas Lubitz ha naturalmente colpito molto gli amanti del volo della Dastyflysim. Con il simulatore sono stati riprodotti gli ultimi istanti prima dello schianto. «La discesa verso le montagne - dicono Arizzi e Rinaldi - è durata circa 8 minuti, ma per 5 crediamo che i passeggeri non si siano accorti di nulla perché l’aereo è planato in modo regolare. Hanno capito quella che sarebbe stata la loro fine quando hanno visto che erano diretti contro le montagne e il comandante stava disperatamente tentando di rientrare in cabina».

«È stata l’inesorabilità del caso, la dimostrazione che l’uomo è l’anello debole in un mondo in cui la tecnologia è sempre più avanzata. Se nemmeno il comandante ha sospettato nulla è perché il copilota ha dissimulato bene la sua situazione borderline. Probabilmente il problema agli occhi e il rischio di perdere il posto hanno riacceso la sua vecchia depressione che è esplosa».

«Prevenzione? - continua Rinaldi -. Magari qualcosa si poteva fare. L’Easa (European Aviation Safety Agency) il 27 marzo scorso ha pubblicato una raccomandazione provvisoria per le compagnie aeree al fine di garantire che almeno due elementi dell’equipaggio, tra cui almeno un pilota qualificato, siano nella cabina di pilotaggio in qualsiasi momento del volo. Inoltre, le compagnie aeree devono rivalutare i rischi per la sicurezza associati a quando uno dei due piloti lascia la cabina di pilotaggio a causa di esigenze operative o fisiologiche. L’Agenzia ha emesso questa raccomandazione sulla base delle informazioni attualmente disponibili dopo il drammatico incidente del volo Germanwings e in attesa dei risultati dell’inchiesta tecnica condotta dal Bureau d’Enquêtes et d’Analyses (Bea). Questa raccomandazione potrà essere rivista alla luce di nuove informazioni concernenti l’incidente. Ricordiamoci però che un volo aereo non potrà mai essere totalmente sicuro, anche se resta il mezzo più affidabile».

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