Artigiano di 40 anni muore a un mese dall’incidente

È morto a quasi un mese di distanza dall’incidente che gli aveva provocato gravi ferite. Antonio Piensi, 40 anni, residente a Canonica e padre di due bambini, si è spento questa mattina all’ospedale di Treviglio dov’era ricoverato in rianimazione dopo un grave colpo alla testa che si era provocato la sera del 16 gennaio scorso.

Il 40enne, caposettore di legatoria alla Arti Grafiche spa di Bergamo, era separato e viveva da solo in un appartamento di via Aldo Moro. L’incidente era avvenuto intorno alle 19: Antonio Piensi aveva appena salutato alcuni amici a Treviglio e sulla provinciale 141, che dalla Geromina di Treviglio porta verso Canonica e Pontirolo, l’uomo aveva perso totalmente il controllo del veicolo, finendo a gran velocità sul lato opposto della carreggiata, contro una pianta sul ciglio della strada.L’impatto è stato violentissimo: Antonio Piensi aveva riportato fratture agli arti e aveva picchiato la testa all’interno dell’abitacolo distrutto, tanto che le sue condizioni erano parse subito disperate al personale del 118, durante il trasporto all’ospedale di Treviglio. Dopo una notte in coma, il giovane padre di famiglia era stato trasportato agli ospedali civili di Brescia, per un urgente intervento alla testa, al quale ne era seguito un altro dopo pochi giorni. Dopo una settimana c’era stato un secondo ricovero a Treviglio dove purtroppo le condizioni del 40enne sono peggiorate. I funerali di Antonio Piensi saranno fissati con ogni probabilità domani, quando il feretro sarà trasportato da Treviglio all’abitazione dei genitori, in via delle Ginestre 255. Le esequie si terranno a Zingonia.

(11/02/2005)

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