Cantiere aperto 24 ore al giorno
Orio, anche i GPS per rifare la pista

Il rifacimento della pista dello scalo di Orio al Serio sarà una corsa contro il tempo, sia dal punto di vista cronologico sia da quello meteorologico. Un intervento di assoluto rilievo mai effettuato in Italia con queste modalità di lavoro.

Il rifacimento della pista dello scalo di Orio al Serio sarà una corsa contro il tempo, sia dal punto di vista cronologico sia da quello meteorologico. Un intervento di assoluto rilievo visto che in Italia nessun aeroporto ha mai effettuato un lavoro del genere in una volta sola, e con questi volumi di traffico.

L’ultimo volo che lascerà Orio prima della chiusura sarà il Ryanair delle 22,35 di lunedì 12 maggio per Barcellona: il primo che battezzerà la pista nuova di zecca è l’Air Dolomiti delle 9,45 per Monaco di Baviera, lunedì 2 giugno.

«I tempi sono molto compressi, ma ce la faremo» spiega Luca Vitali, presidente dell’Associazione temporanea d’imprese che si è aggiudicato l’appalto. La compongono la Vitali di Cisano Bergamasco, la mantovana Vallan Infrastrutture, la bergamasca Artifoni e la milanese Gavazzi. Si cimenteranno in un intervento che comprende il rifacimento complessivo di quasi 3 chilometri di pista e delle vie di rullaggio, l’ammodernamento degli impianti e delle luci.

La parte più delicata è quella della posa del nuovo tappeto per la quale servono 2-3 giorni senza pioggia. Per la posa si utilizzeranno macchine modernissime « dotate di sistemi satellitari Gps a bordo, con quota preimpostata.

Qualche numero per rendere meglio l’idea: 370 chilometri di cavi elettrici, 8 di cavidotti da realizzare, lavorazioni continue 24 ore su 24 organizzate su 3 turni con 100-150 persone a turno, 2 impianti dedicati alle Ghiaie di Ponte San Pietro e Caponago.

Leggi di più su L’Eco in edicola martedì 18 febbraio

© RIPRODUZIONE RISERVATA