Caritas bergamasca: avviate le pratiche per 194 adozioni degli orfani del maremoto

I primi nomi dei bambini indiani e cingalesi da adottare a distanza tramite la Caritas sono arrivati via fax nel fine settimana alla sede della Caritas diocesana bergamasca e da oggi sono state avviate le pratiche per le 194 adozioni a distanza. Si tratta di bambini orfani o figli di famiglie che hanno perso tutto: sia la casa sia il lavoro. Molti uomini dell’area colpita dal maremoto sono pescatori e si sono trovati senza imbarcazioni e mezzi per continuare la loro attività. Moltissime le famiglie, le associazioni, le parrocchie e i gruppi che hanno accolto l’invito della Caritas ad adottare a distanza i bambini. «Continuiamo a ricevere richieste per le adozioni - spiega don Claudio Visconti, vicedirettore Caritas diocesana bergamasca - ma per ora non abbiamo altri nominativi e preferiamo seguire da vicino e attentamente questi bambini». Il costo dell’adozione è di 312 euro l’anno, 26 euro al mese e per agire in maniera efficace la Caritas si appoggia alle suore francescane di San Luigi Gonzaga, che operano in India, e ai Padri Salesiani che operano, invece, nello Sri Lanka.

Continuano ad aumentare, intanto, anche le offerte in denaro giunte alla Caritas. Nella sola giornata di oggi sono stati raccolti 62 mila euro e il totale complessivo raggiunto dalla sottoscrizione Caritas è per adesso di 1.148.000 euro. Nella sede della Caritas bergamasca, in via Conventino 8 non si arresta il via vai di persone che portano personalmente la loro offerta. Moltissimi anche gli studenti che rientrati a scuola hanno deciso di raccogliere spontaneamente soldi da donare alla Caritas. Sempre nelle scuole di città e provincia è partita ieri un’altra iniziativa, questa volta protagonista è del Movimento studentesco di Bergamo che ha deciso di sostenere un’iniziativa dell’associazione Italia-Sri Lanka: ha un conto corrente presso la Banca popolare etica.

(10/01/2005)

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