Cittadinanza onoraria a Liliana Segre testimone e sopravvissuta della Shoh

Riunione straordinaria del Consiglio comunale di Bergamo, a Palazzo Frizzoni, per conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, personaggio di spicco del mondo intellettuale lombardo e soprattutto testimone degli orrori, da lei stessa vissuti tra il 1944 e il 1945, nei campi di concentramento nazisti, in particolare Auschwitz. La decisione di conferire alla Segre il riconoscimento, nell’ ambito delle celebrazioni per il 60° anniversario della Liberazione, era stata presa il 18 aprile scorso. Ad accogliere Liliana Segre i consiglieri comunali (mancavano solo quelli leghisti) e numerosi cittadini. In prima fila il sindaco Roberto Bruni e il presidente del Consiglio comunale Marco Brembilla. «Noi non celebriamo qui le vittime della Shoah - ha affermato Bruni - ma chi, fortunatamente è sopravvissuto a quella tragedia, si è mosso instancabile pellegrino a denunciarne l’atrocità e a chiamare alla responsabilità, alla coscienza, all’azione». Liliana Segre, 75 anni, visibilmente commossa, ha ripercorso in un’articolato intervento l’immane tragedia di cui è stata testimone: «Ho iniziato a raccontare - ha detto - per un debito non pagato. Lo dovevo a tutte le vite che ho visto spezzare intorno a me. E lo dovevo soprattutto ai miei che sono morti ad Auschwitz».

(28/05/2005)

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