Con la parrucca pronto per rubare
Un anno e 6 mesi a un 37enne

Ha ammesso il furto dell’automobile e per questo, oltre che per detenzione di arnesi atto allo scasso, è stato condannato a un anno e sei mesi di carcere. Resta in via Gleno l’albanese di 37 anni, in manette dalla scorsa settimana.

Ha ammesso il furto dell’automobile e per questo, oltre che per detenzione di arnesi atto allo scasso, è stato condannato a un anno e sei mesi di carcere. Resta in via Gleno l’albanese di 37 anni, in manette la scorsa settimana, perchè colto in flagrante con tanto di guanti e parrucca, mentre stava cercando di rubare in una casa dopo aver già razziato un’automobile in un garage.

L’arresto è stato il frutto della collaborazione tra le forze dell’ordine in Valle Seriana, come risposta alla raffica di furti che da diverso tempo mette in crisi i residenti della zona. A dare l’allerta era stato il comandante della polizia locale di Castione, il commissario Lorenzo Mapelli, che poco prima di mezzanotte ha ricevuto un allarme dal rilevatore automatico di targhe in via Agro, a Castione della Presolana: si tratta di una telecamera che riesce a leggere le targhe dei veicoli in transito e a individuare quelle sospette, specie, come in questo caso, se segnalate come di auto rubate.

La segnalazione riferiva di una Bmw, rubata nel Comasco il 15 marzo, proveniente da Clusone e diretta verso Castione. Il commissario ha subito allertato i carabinieri e le ricerche della vettura sono iniziate sia a Castione che nei Comuni limitrofi, purtroppo senza esito immediato.

Intorno all’una di notte una nuova segnalazione del rilevatore ha rimesso in gioco tutto: la stessa auto stava facendo il percorso inverso, e a quel punto il commissario - allertati nuovamente i carabinieri - l’ha intercettata e seguita con discrezione. La corsa si è conclusa a Cerete, nella frazione Novezio: il conducente della Bmw ha parcheggiato in via Cervino, quindi si è allontanato a piedi. Sul posto sono arrivate nel frattempo anche le pattuglie dei carabinieri e l’uomo è stato seguito nella zona delle vie Monte Rosa e Adamello: è entrato in un cortile, e dopo un po’ è tornato sui suoi passi, verso l’auto.

Quando è arrivato al parcheggio è stato bloccato: con sorpresa agenti e carabinieri hanno scoperto che indossava, oltre a guanti, anche una parrucca, e addosso aveva arnesi da scasso (tra cui la classica trivella da «forellino» negli infissi per entrare nelle case, e una torcia) oltre ad alcuni monili. Nel bagagliaio aveva invece una borsa griffata Louis Vuitton, altri monili e due bici, di cui una da corsa in carbonio, per un valore stimato di alcune migliaia di euro.

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