Draghi: «Covid, grazie ai vaccini si vede la fine. Lotta per il clima, pronti a supportare le imprese»

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in videocollegamento al Summit B20: «Una campagna di vaccinazione di massa è diventata possibile appena un anno dopo».

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è intervenuto venerdì 8 ottobre in videocollegamento al Summit B20. «Il rapido sviluppo di vaccini efficaci contro il Covid-19 – ha detto – mostra come la cooperazione tra governi e imprese possa - letteralmente - salvare vite umane. Lo sforzo di ricerca delle aziende farmaceutiche è iniziato subito dopo la scoperta dei primi casi di Covid-19». «Grazie all’ingegnosità del settore privato, i vaccini» sono arrivati in tempi brevi, «mentre normalmente ci vogliono circa dieci anni . Una campagna di vaccinazione di massa è diventata possibile appena un anno dopo. I governi, da parte loro, hanno fornito generose sovvenzioni per finanziare il lavoro di laboratorio, le sperimentazioni cliniche e la produzione di vaccini. Il settore pubblico ha impegnato somme significative in appalti a lungo termine che hanno protetto l’industria dal rischio di fallimento». «Ora abbiamo somministrato più di 6 miliardi di dosi di vaccini in tutto il mondo. I nostri sforzi congiunti ci hanno aiutato a tenere sotto controllo la pandemia in molti paesi e a darci la speranza che la sua fine sia finalmente in vista», ha detto il premier.

«La lotta alla malnutrizione – ha proseguito – è un altro ambito in cui possiamo lavorare insieme. La crisi economica e il cambiamento climatico stanno rendendo più difficile raggiungere il nostro obiettivo di fame zero entro il 2030. Le aziende possono donare fondi e forniture di emergenza alle comunità bisognose. Potete fornire l’accesso ai vostri sistemi di distribuzione per portare aiuti in aree remote. E potete aiutare a sviluppare nuovi prodotti convenienti e nutrienti. Dobbiamo mirare a nutrire tutti nel mondo e creare catene alimentari resistenti alle crisi future» .

«Il settore pubblico deve anche agire per creare condizioni favorevoli per sbloccare gli investimenti privati», ha detto il presidente del Consiglio. «La presidenza italiana del G20 sta lavorando per preservare e rafforzare un efficace sistema commerciale multilaterale basato su regole all’interno dell’Organizzazione mondiale del commercio. Vogliamo mantenere un ambiente commerciale aperto, equo e trasparente che possa avvantaggiare le aziende, i consumatori, ma anche i lavoratori. Ciò significa promuovere i diritti dei lavoratori, insieme ai sindacati e alle nostre parti sociali».

«Insieme, i governi e le imprese possono plasmare un futuro migliore per le nostre società. Il settore privato può svolgere un ruolo importante nell’aiutarci a realizzare il nostro programma del G20». «I governi devono accompagnare imprese e cittadini nella transizione ambientale. Dobbiamo fornire chiarezza e coerenza sulle regole, aiutare aziende e lavoratori a cogliere le opportunità di questa trasformazione ed essere pronti a condividere parte del suo onere finanziario. La velocità della transizione deve tenere conto della capacità di adattamento del nostro sistema produttivo» prosegue Draghi. «E dobbiamo mantenere il sostegno pubblico alle nostre politiche, una precondizione necessaria affinché questi cambiamenti siano sostenibili».

«La Presidenza italiana del G20 sta lavorando - conclude - per garantire che sosteniamo collettivamente il nostro impegno a limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali . È nell’interesse di tutti raggiungere questo obiettivo. La Banca centrale europea stima che il cambiamento climatico senza restrizioni causerà un calo della produttività del 40% per le aziende entro il 2050». «La presidenza italiana del G20 lavora per un impegno collettivo: finanziamenti privati su larga scala e più investimenti pubblici, per accelerare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Le aziende sono al centro di questo processo. Dovrete cambiare la vostra struttura produttiva, adattarvi alle nuove fonti di energia e i governi sono pronti a supportarvì, il monito alle imprese».

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