Groppino, cantiere ancora fermo
Un tormentone il nuovo ospedale

Il nuovo ospedale di Groppino rischia di diventare un tormentone infinito. Ogni tre per due il cantiere chiude i battenti. Era già successo nei primi mesi dell’anno scorso, a causa del fallimento della ditta Cogi che aveva vinto l’appalto dell’opera, una struttura che – una volta ultimata – consentirà il trasferimento dei reparti dall’ospedale San Biagio di Clusone.Fu in fallimento non certo indolore, sia per i ritardi che ha comportato nel completamento dei lavori, sia per aver messo nei guai gli operai rimasti senza lavoro e senza salario, fornitori e ditte subappaltanti.L’azienda ospedaliera Bolognini di Seriate era poi riuscita a rimediare, assegnando la prosecuzione dei lavori alla ditta fiorentina Satrel di Calenzano che aveva vinto l’appalto in associazione temporanea d’impresa con la Cogi.Adesso, è proprio quest’ultima ditta – che aveva promesso di concludere i lavori entro il prossimo 2 ottobre - a presentare problemi, tanto che il cantiere è praticamente fermo ormai da circa un mese. E questo, nonostante l’Azienda Bolognini, abbia promesso un «premio di accelerazione» se i lavori fossero stati portati avanti in maniera spedita.Di quale natura sia il nuovo intoppo, non è dato sapere. Da parte dell’impresa non fiata nessuno. A parlare è solo il direttore generale Amedeo Amadeo, secondo il quale, invece dei muratori, sono all’opera gli avvocati, impegnati a trovare la strada per una risoluzione consensuale del contratto, così da riaffidare ad altre ditte (magari più affidabili), la prosecuzione delle opere rimaste a metà.Fatto è che i nuovi sviluppi stanno preoccupando non poco la popolazione in attesa di un nuovo e funzionante ospedale, i sindaci dell’Alta Valle seriana e di Scalve e gli amministratori della Comunità montana, stanchi di questo sistema di appalti che ormai non garantisce più nessuno. Insomma, quando si pensa all’ospedale di Groppino, è facile farsi prendere dal «groppone». Alla gola.(20/06/2006)

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