Il Pd su profughi e collegio Celana
«Basta bugie e strumentalizzazioni»

«Un problema complesso come quello dell’accoglienza di profughi, nella vicenda dell’ex collegio Celana di Caprino Bergamasco, si sta riducendo ad un tiro al bersaglio per scopi puramente propagandistici». Lo sostiene il Pd in un comunicato stampa.

Il Partito Democratico della provincia di Bergamo sostiene con determinazione i valori dell’accoglienza e della solidarietà per chiunque sia diseredato ed oppresso. Gli slogan che

dividono il mondo tra un noi e un loro, raccontando che si è più sensibili ad accogliere nuovi clandestini piuttosto che aiutare la nostra gente in difficoltà sono senza senso; chiunque è in difficoltà avrà sempre il nostro impegno e la nostra solidarietà.

Nello specifico, come puntualmente accade, si è volutamente rappresentata una caricatura della realtà raccontando dell’arrivo di centinaia di clandestini nelle mani di cooperative pronte a lucrare, creando un danno permanete ai cittadini di Caprino e dei territori vicini. La verità ci impone una descrizione diversa dove, il senso delle istituzioni democratiche oltre che il valore condiviso della solidarietà, ci dovrebbero vedere attorno ad un tavolo per affrontare il fenomeno dei rifugiati e non respingerlo come se non ci interessasse.

«Per evitare strumentalizzazioni e facile populismo, è opportuno precisare che il Comune di Caprino Bergamasco non dispone in autonomia né è proprietario del Collegio di Celana, che è un’istituzione privata. I richiedenti asilo che potrebbero essere ospitati scappano dalla guerra, dalla sofferenza, dividendosi negli affetti familiari per un puro scopo di sopravvivenza; non è tollerabile che vengano descritti come opportunisti o, ancora peggio, che si scansi il problema indicandone la soluzione a casa loro».

«Ribadiamo con forza che iniziative di solidarietà, siano esse pubbliche o private, che vanno nella direzione di accogliere persone perseguitate ed oppresse non devono essere osteggiate per soli fini propagandistici: l’attenzione e la fiducia verso il prossimo non sono una trappola da cui guardarsi, ma un caposaldo di civiltà su cui mai avremo tentennamenti».

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