Il piccolo Hazem sta bene
Ai «Riuniti» ritrova il sorriso

E’ stato operato e sta bene il primo bambino operato agli Ospedali Riuniti in virtù dell’accordo siglato nell’aprile scorso con Gift of Life Italy, l’organizzazione non governativa che ha scelto l’ospedale di Bergamo come unico partner europeo per dare nuova speranza a 10 bambini affetti da malattie cardiache e provenienti da paesi in via di sviluppo. Hazem, bimbo palestinese di 10 anni, vive in un campo profughi di Yarmouk a Damasco ed è nato con un ventricolo unico, una malformazione congenita per cui il cuore è privo del setto che normalmente separa i due ventricoli. Le cardiopatie congenite colpiscono circa 8 bimbi su 1000 nuovi nati e tra queste il ventricolo unico è una delle patologie più diffuse. Hazem è arrivato a Bergamo un mese fa e lo scorso 30 giugno è stato sottoposto a un intervento di connessione cavo-polmonare, in grado di risolvere, anche se non in maniera definitiva, la malformazione che lo affligge dalla nascita.“Nella maggior parte delle cardiopatie congenite soltanto l’intervento chirurgico è in grado di ripristinare una normalità funzionale del cuore - spiega il dott. Giancarlo Crupi, cardiochirurgo che ha effettuato l’intervento -. La non correzione di una cardiopatia è pericolosa perché può comportare la graduale incapacità del cuore di assicurare un funzionamento cardiaco adeguato al fabbisogno dell’organismo, con gravi conseguenze come ipertensione polmonare e scompenso cardiaco. Hazem era già stato sottoposto dall’èquipe dei Riuniti a un intervento palliativo nel maggio del 2004, intervento che però non era stato risolutivo date le condizioni del paziente e la severità della cardiopatia che non consentivano una correzione definitiva dell’anomalia cardiaca. Con questo intervento di connessione cavo-polmonare invece la prognosi è nettamente migliorata: il bimbo ha recuperato la funzionalità cardiaca e le due circolazioni sono state separate. Ora Hazem sta bene e potrà condurre una vita normale almeno per i prossimi vent’anni”Sarà invece una bimba moldava di 7 anni che soffre della stessa patologia il prossimo paziente che Gift of Life affiderà all’esperienza del Centro di Chirurgia delle Cardiopatie congenite, diretto dal dr. Lorenzo Galletti. La struttura fa capo al Dipartimento Cardiovascolare diretto dal dr. Paolo Ferrazzi, da sempre in prima linea in azioni di solidarietà internazionale sia all’estero che nella nostra Azienda ospedaliera. L’intervento è in programma per settembre e a questo ne seguirà un terzo su una piccola palestinese. In totale saranno dieci le operazioni che verranno eseguite dai cardiochirurghi degli Ospedali Riuniti sotto l’egida della Ong italoamericana, per un contributo totale da parte dell’Associazione pari a centomila dollari. (05/08/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA