Immigrati, boom di boliviani in città

Il trend si mantiene in aumento, le fasce d’età si allargano, il numero delle donne raggiunge quello degli uomini, la prima nazione – a sorpresa rispetto al panorama italiano – risulta la Bolivia, che supera di circa duecento presenze, tutte femminili, il Marocco. Il Rapporto del 2004 sugli stranieri residenti nel Comune di Bergamo, presentato ieri dall’assessore alle Migrazioni Elena Carnevali, conferma alcune tendenze già emerse negli ultimi anni e mette in luce alcune caratteristiche nuove e del tutto peculiari alla realtà di Bergamo città.

I NUMERI Come già rilevato dai precedenti Rapporti, il numero dei cittadini stranieri residenti in città (nota bene: tutti i dati presentati si riferiscono solo agli immigrati in possesso di regolare permesso di soggiorno) continua ad aumentare, anche se il boom di nuove presenze registrato nel 2003 (quando gli immigrati erano passati da 6.480 a 9.053) non si è mantenuto: lo scorso anno gli stranieri che hanno ottenuto la residenza a Bergamo sono stati 1.571. Va comunque sottolineato il picco di questo ultimo biennio – legato soprattutto alla legge Bossi-Fini del 2002 – pari grosso modo alla crescita registrata nei dieci anni precedenti: dal 1991 al 2002 gli immigrati sono aumentati di 4.461 unità; dal 2003 al 2004 di 4.144.

Secondo i dati del 31 dicembre 2004, i cittadini immigrati residenti a Bergamo sono 10.624. Il rapporto tra stranieri e italiani si fa sempre meno marcato, perché in città aumentano i primi, ma diminuiscono i secondi, che, a quanto pare, prediligono la provincia. Basti pensare che dal 1991 al 2004 sono 7.826 i bergamaschi che hanno lasciato la città per i Comuni della provincia.

NAZIONALITÀ Degli oltre 10 mila stranieri residenti a Bergamo, 9.852 provengono dai Paesi in via di sviluppo, in particolare dall’Africa, che è il continente più rappresentato; dall’Europa dell’Est; dall’America latina, l’area in maggiore crescita; dall’Asia. In tutto, sono 124 le nazioni presenti in città, tre in più rispetto al 2003. La più numerosa? La Bolivia, che con 1.263 presenze supera il Marocco (1.085), l’Albania (826), la Romania (731) e il Senegal (510). Il dato è piuttosto interessante, se si considera che in provincia, secondo i dati forniti dall’Osservatorio provinciale dell’immigrazione e relativi al 2003, la Bolivia è solo all’ottavo posto e «a livello nazionale – fa notare Mimmo Boninelli dell’assessorato alle Migrazioni – non rientra nemmeno nei primi trenta».

Rispetto al 2003, i boliviani sono aumentati di ben 380 unità, più del doppio rispetto agli immigrati provenienti dall’Ucraina (più 161 presenze), dalla Romania (più 149) e dal Marocco (più 142). Va notato che l’incremento degli stranieri provenienti dalla Bolivia è dovuto soprattutto all’aumento delle boliviane che hanno trovato lavoro nel nostro Paese: sono 777 oggi, 350 in più rispetto alle marocchine, 400 più delle ucraine.

Il Rapporto mette in evidenza anche la distribuzione degli stranieri in città. Quasi un terzo degli immigrati, 3.259, vive nella 1ª Circoscrizione (in centro), mentre il 18 per cento, pari a 1913 unità, risiede nella 7ª (Colognola, San Tomaso, Grumello al Piano, Villaggio Sposi, Carnovali) e il 17,1 (1.814 unità) nella 6ª (Malpensata, Campagnola, Boccaleone, Celadina, Viale Venezia). Se si escludono la 2ª e la 3ª Circoscrizione, dove rispettivamente predominano cittadini dell’America latina e dell’Europa dell’Est, in tutte le altre è l’Africa il primo continente rappresentato.

(07/06/2005)

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