Le vittime dell’attentato a Nassiriya

I tre militari italiani vittime dell’attentato di questa mattina a Nassiriya sono il capitano dell’esercito Nicola Ciardelli, effettivo al 185/o Reggimento Artiglieria Paracadutista di Livorno, il maresciallo Capo dei Carabinieri Franco Lattanzio, effettivo al Comando Provinciale Carabinieri di Chieti, il maresciallo Capo dei Carabinieri Carlo De Trizio, effettivo al Comando Provinciale di Roma - Nucleo Radiomobile. Quarta vittima dell’attentato è un militare rumeno, il caporale Hancu Bogdan della Polizia militare rumena formata da 100 uomini e ospitata a Camp Mittica.I caduti italiani, da sinistra Lattanzio, De Trizio e CiardelliNicola Ciardelli, 34 anni, era nato a Pisa dove viveva insieme alla sua famiglia (lascia la moglie Giovanna e un bambino di pochi mesi) e dove risiedono i genitori e le due sorelle, di cui una avvocato. Capitano dell’esercito, prestava servizio dal 1996 alla brigata Folgore di Livorno. Era alla seconda missione in Iraq (aveva servito anche in Bosnia e in Afghanistan), dove era già stato l’anno scorso. Partito per l’Iraq il 27 febbraio scorso, sarebbe dovuto rientrare in Italia alla fine di giugno. Nell’attuale missione era ufficiale di collegamento fra il comando italiano e la sala operativa della prefettura di Nassiriya, costituita esclusivamente da personale iracheno, militare e di polizia. Franco Lattanzio era maresciallo capo dei carabinieri, aveva 38 anni ed era nato a Pacentro, un paesino di quasi 1.300 abitanti in provincia dell’Aquila. Da otto anni Lattanzio era in servizio al Nucleo operativo del reparto operativo del Comando provinciale di Chieti dei Carabinieri. Celibe e senza genitori, il carabiniere lascia un fratello e una sorella residenti al paesino natale e un’altra sorella emigrata in Australia.Carlo De Trizio, 37 anni, originario della Puglia, prestava servizio come maresciallo capo nel nucleo Radiomobile dei carabinieri di Roma dal 1999. Ragazzo taciturno, tranquillo, aveva scelto di far parte dell’Arma per passione. Aveva già partecipato ad altre missioni all’estero e ad aprile era partito per andare in Iraq. In vista della missione aveva anche imparato l’arabo. Prima di partire Aveva salutato a Bisceglie Gianni, il fratello più grande, la mamma, casalinga, e il padre Nicola, che è direttore dell’ufficio postale di Corato, dopo essere stato, fino ad un anno fa, dirigente dell’ufficio postale di Bisceglie.Bogdan Hancu, 28 anni, è il primo militare romeno ucciso in Iraq, dove la Romania ha un contingente di circa 860 militari. Hancu si trovava in Iraq da gennaio e faceva parte della Polizia militare rumena formata da 100 uomini e ospitata a Camp Mittica. Altri tre militari romeni sono morti in missione in Afghanistan (novembre 2003 e aprile 2005), dove la Romania ha circa 492 uomini.(27/04/2006)

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