Morto accoltellato da tre giorni
Nessuno si fa avanti per riconoscerlo

Anche nella mattinata del 16 febbraio sono proseguite le indagini per identificare il viado ucciso a Villa d’Adda sabato mattina. L’uomo, senza documenti, è ancora senza identità: a tre giorni dall’omicidio, nessuno si è fatto avanti.

L’uomo risulta sconosciuto alle forze dell’ordine: le sue impronte, infatti, non sono nella banche dati, segno che la vittima non è mai incappata in controlli e non ha mai avuto problemi con la giustizia. L’uomo – carnagione olivastra, età apparente 45 anni, forse sudamericano – quando è stato trovato indossava abiti maschili, ma scarpe con i tacchi e una parrucca bruna. I carabinieri hanno sequestrato la sua borsetta, dove aveva il telefonino ma non i documenti: dai numeri della rubrica sperano di poter rintracciare qualche conoscente della vittima.

Nel frattempo Daniel Savini, il giovane di 31 anni accusato di aver ucciso il viado mentre si trovava con lui nella casa di via Casargo a Villa d’Adda, è in carcere: sarà sentito dal gip nella giornata di martedì 17 febbraio. Era stato lui stesso, sabato, a lanciare l’allarme al 112, dicendo di essere stato aggredito.

Il giovane non ha precedenti e non è molto conosciuto a Villa d’Adda. Sul suo profilo Facebook ha però molti amici – non risultano fidanzate - e gli investigatori stanno cercando riscontri alle sue dichiarazioni. In particolare, l’amica che si sarebbe trovata con lui sabato sera e con cui avrebbe «fumato».

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