«Noi, con i carabinieri»
Un boom di firme a Bolgare

Nella mattinata di domenica 8 dicembre il gazebo di Bolgare è stato preso d’assalto da circa un migliaio di persone, provenienti dalla tutta la provincia per firmare la petizione e testimoniare la propria vicinanza all’Arma dei carabinieri.

Nella mattinata di domenica 8 dicembre il gazebo di Bolgare è stato preso d’assalto da circa un migliaio di persone, provenienti dalla tutta la provincia, indipendentemente dal partito politico di appartenenza, per firmare la petizione e testimoniare la propria vicinanza all’Arma dei carabinieri e ai tutori dell’ordine in generale che, a rischio della propria vita, fanno il possibile per contrastare la criminalità.

La raccolta firme prosegue fino al 23 dicembre, all’ufficio anagrafe del Comune di Bolgare oppure online su Firmiamo.it. È la prima volta che viene proposta un’iniziativa del genere: «Un gesto semplice, ma di fondamentale importanza - dice il sindaco Luca Serughetti -. Soprattutto dopo il tragico episodio avvenuto nella notte tra il 22 e il 23 novembre».

Il riferimento è all’inseguimento dei carabinieri culminato, a Bolgare, in una sparatoria in cui è morto un giovane albanese che fuggiva in auto con altri complici dopo un furto a Villongo. Per quell’episodio tre carabinieri indagati per eccesso colposo in legittima difesa.

«Purtroppo queste cose succedono solo in Italia - afferma Serughetti -. Le persone in paese e nei comuni limitrofi sono esasperate da questa assurda situazione. Sono più tutelati i malfattori, che non le persone oneste. All’estero i malviventi vengono puniti senza esitazione e non vengono rilasciati come invece succede qui da noi».

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