Non ce l'ha fatta il non vedente
caduto in un dirupo a Valgoglio

Sembrava fosse uscito quasi indenne dal volo di 50 metri lungo un dirupo a Valgoglio, sabato scorso mentre era in gita nei boschi con un gruppo di non vedenti e una guida. Ma Antonio Galioto, centralinista di 66 anni di Gorle, non ce l'ha fatta.

Sembrava che fosse uscito quasi indenne dal volo di cinquanta metri lungo un dirupo a Valgoglio, sabato scorso mentre era in gita nei boschi con un gruppo di non vedenti e una guida. Antonio Galioto, centralinista di 66 anni di Gorle, era ruzzolato tra rocce e sterpaglie finendo tra due massi nel greto di un fiume.

Era stato recuperato con l'elicottero del 118, aveva qualche taglio sulla testa ma era sempre rimasto cosciente. Tutto faceva pensare che la brutta avventura si sarebbe conclusa per il meglio, purtroppo però le sue condizioni si sono aggravate con il passare delle ore ed è morto agli Ospedali Riuniti quella stessa notte.

«Nell'immediato non sembrava che avesse riportato ferite evidenti, ma quando l'hanno sottoposto agli esami in ospedale hanno visto una frattura al bacino e alla spina dorsale, con gravi emorragie. Lo hanno subito operato ma purtroppo non ce l'ha fatta, è morto alle 3,30 di domenica», spiega il figlio maggiore Luca.

Il magistrato ha disposto l'autopsia, eseguita mercoledì, poi ha dato il nullaosta alla sepoltura: la salma di Antonio Galioto è stata composta nella camera mortuaria degli Ospedali Riuniti, dove, da oggi, sarà possibile visitarla e porgere al centralinista l'estremo saluto. I funerali saranno celebrati sabato alle 10,30 nella chiesa di Ognissanti al cimitero di Bergamo.

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