Perdono i genitori in tre mesi
L’Italia si mobilita per due fratellini

Hanno perso i genitori, uno dopo l’altro, per malattia ma hanno trovato subito una nuova famiglia pronta ad accoglierli. E la solidarietà di tante persone che con il tam tam mediatico hanno portato loro i primi cinquemila euro che serviranno per il loro futuro.

Anna e Matteo vivranno così con i cugini, Leonardo e Filippo, i figli di Elisa, la zia, che peraltro è in attesa di un terzo figlio.

Da due settimane questi bambini sono quasi fratelli. L’8 maggio un tumore si è portato via Maurizio Bonagurio, il papà di Anna e Matteo: aveva 45 anni. Tre mesi prima, il 3 febbraio, se n’era andata la moglie, Simona Sedazzari, di un anno più giovane, stessa malattia. A Elisa, sorella minore di Maurizio, trentottenne, è sembrato naturale prendersi i nipoti nella sua casa di Grompo, frazione di Rovigo. Racconta: «Erano venuti a vivere con noi dopo la scomparsa della mamma, mio fratello doveva continuare a curarsi e poi aveva la scuola, insegnava inglese alle elementari e alle medie». Il marito di Elisa, Riccardo Cattaneo, che vende materassi, è stato d’accordo da subito. «Senza il suo aiuto non sarebbe stato possibile – dice Elisa –, anche se io faccio la mamma a tempo pieno. A settembre nascerà Jacopo, nel giro di pochi mesi ci troveremo con cinque bambini, non è proprio un cambiamento semplice».

«I genitori di Anna e Matteo resteranno sempre Maurizio e Simona, questo non potrà mai cambiare. Ma per noi saranno come dei figli, di certo non li ameremo meno dei nostri, così come li sgrideremo allo stesso modo quando sarà necessario». E proprio in questi giorni sta preparando le carte per l’affido dei nipoti. «Sarò il tutore, mentre l’altra zia, Paola Sedazzari, gemella della mamma, sarà protutore».

In casa gli equilibri si costruiscono giorno per giorno. «Per ora i tre più grandi dormono nella stessa stanza, ci sono un letto a una piazza e mezzo e un letto singolo e ogni sera decidono come combinarsi, per loro è un gioco. Mentre Leonardo, che ha 19 mesi, dorme con noi. Poi quando arriverà Jacopino cercheremo un’altra soluzione. Filippo e Matteo hanno la stessa età, sei anni, è normale che litighino spesso e vogliano primeggiare. Anna invece è la donnina di casa, mi aiuta con le faccende, è più tranquilla».

Il giorno dei funerali di Maurizio don Fabio Bolognesi, parroco di Lusia, aveva lanciato un appello per raccogliere donazioni su un conto della Caritas parrocchiale (a cui si può rivolgere chi vuole partecipare), indicando nella causale famiglia Bonagurio. La solidarietà non si è fatta aspettare. «Dopo che i giornali locali hanno pubblicato la notizia – spiega – ci hanno chiamato da Salerno, da Firenze, da Bologna, da Padova, da Trento. Abbiamo già raccolto cinquemila euro, che serviranno al futuro dei due fratellini». Lui, però, sta già pensando ad altre iniziative in paese: una partita di calcio, uno spettacolo musicale, una Messa nel campo sportivo, tutte occasioni per stimolare la generosità dei concittadini.

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