Perse un occhio allo stadio ora cita anche il ministero

I legali della vittima chiedono al tribunale di affermare che l’aggressione è potuta avvenire per colpa delle forze dell’ ordine, non presenti sul piazzale dello stadio di Bergamo nonostante gli ordini di servizio della questura

Michele Allocca - il 28enne napoletano residente a Ferrara che, aggredito da ultà nerazzuri, perse un occhio a Bergamo prima di una partita fra l’Atalanta e il Napoli - attraverso i suoi avvocati ha chiamato in causa anche il ministero dell’Interno.

Il processo civile, per il risercimento del danno, come scrive il quotidiano «La Nuova Ferrara» si aprirà il 18 dicembre al tribunale di Brescia: fra i citati, come responsabile civile, c’è appunto anche il ministero dell’Interno, nella persona di Giuseppe Pisanu, rappresentante istituzionale di polizia, carabinieri e questura, insieme accusati di omesso controllo.

L’aggressione - all’inizio del 1999 - fu opera di cinque ultras orobici: uno di loro colpì con un bicchiere rotto all’occhio sinistro il giovane tifoso del Napoli, rendendolo cieco.

Dopo i processi penali gli ultras sono stati condannati: ora tocca al processo civile. I legali della vittima chiedono al tribunale di affermare che l’aggressione è potuta avvenire per colpa delle forze dell’ ordine, non presenti sul piazzale dello stadio di Bergamo nonostante gli ordini di servizio della questura orobica sulla vigilanza in tutta la zona prima della partita, ordini che sarebbero partiti addirittura la sera precedente il match.

(28/9/2003)

© RIPRODUZIONE RISERVATA