Produzione in salita, cresce l’ottimismoSegnali di ripresa anche per l’artigianato

La ripresa c’è, e gli indicatori che si occupano del manifatturiero bergamasco confermano da mesi la tendenza positiva. È stato soprattutto l’ultimo trimestre 2005 a imprimere l’accelerazione degli indicatori congiunturali, positivi nella quasi totalità dei casi e con ritmi che non si vedevano da 5 anni. A consolidare l’ottimismo è l’indagine di Unioncamere, Confindustria e Regione (con 246 aziende bergamasche intervistate), secondo la quale i volumi della produzione industriale crescono del 2,4% rispetto a un anno fa e il loro incremento congiunturale al netto dei fattori stagionali sfiora il +1% confermando la progressione costante degli ultimi tre trimestri.La ripresa è generalizzata a quasi tutti i settori. Solo il tessile ha una variazione annua di poco negativa ma appare in netto miglioramento. Lo stesso artigianato di produzione, che pure resta di poco al di sotto della soglia zero chiudendo l’anno con un -0,4%, è in recupero. La produzione industriale grezza, dunque, è in netta ripresa (+ 2,4%) rispetto ad un anno fa. Meccanica – Il comparto rafforza la tendenza positiva (+ 3,2%, dopo il 2,4 nel terzo e il + 0,2% nel secondo trimestre 2005), anche nella componente dei mezzi di trasporto. Variazioni positive superiori al 3% anche per gli alimentari, nella chimica, nella carta-editoria e nelle industrie varie. Oltre il 2 % la siderurgia, i minerali non metalliferi, il legno e l’abbigliamento. Crescite inferiori all’1 % per gomma plastica e pelli-calzature. L’incremento congiunturale al netto dei fattori stagionali sfiora quindi l’1% (+ 0,99%), con una forte accelerazione rispetto ai valori ricalcolati dal modello di destagionalizzazione nei due trimestri precedenti (+ 0,47 nel secondo e + 0,72 nel terzo trimestre 2005).Mercato interno - Cresce in maniera decisa con un +2%. Ancor più vistoso l’aumento del fatturato estero: + 4%. Sono le medie e le grandi imprese a registrare le variazioni più consistenti delle vendite estere: + 6,3% le medie, + 3,6% le grandi imprese. Nei settori spiccano gli incrementi esteri della meccanica (+ 7,5%) rispetto al mercato interno (+ 1,2%). Nel tessile il fatturato interno aumenta (+ 1,9%), mentre quello estero cala (- 1%). Aumenta invece molto il fatturato dell’abbigliamento, soprattutto quello estero.Ordini - Anche gli ordini sono in crescita, sia dal mercato domestico (+ 6,8%) che da quello estero (+5,1%) e le scorte di materie prime e di prodotti finiti sono su livelli relativamente bassi e potrebbero essere ricostituite se si confermassero livelli sostenuti della domanda.Occupazione - Continua la flessione dei livelli occupazionali: gli addetti sono scesi dello 0,95% (con punte negative di - 1,87% nel tessile), con saldo di un tasso d’ingresso di 1,37% e di uscita di 2,33%. Le aspettative per il trimestre successivo restano comunque molto positive per produzione e domanda estera con saldi percentuali tra aumento e diminuzione rispettivamente del 23,5% e del 32,5%. Artigianato - Nell’ultimo trimestre 2005, le aziende artigiane bergamasche arrestano il calo, chiudendo l’anno con un - 0,4%, ma con una crescita dell’1,2% rispetto al trimestre precedente. Fatturato e occupazione si mantengono di un passo sotto la media regionale. Cresce invece il fatturato estero dello 0,9% rispetto all’anno scorso, ma diminuisce dell’1,6 rispetto al trimestre precedente, registrando il valore più basso rispetto alla media regionale (3,4%).Complessivamente il fatturato delle aziende artigiane orobiche scende dell’1,5% rispetto al 2005 e sale dello 0,7% rispetto al trimestre precedente. Molto positive le prospettive per il trimestre in corso: Bergamo prevede di aumentare la produzione del 15,2%. (31/01/2006)

© RIPRODUZIONE RISERVATA