Quattro italiani su 10: via dall’euro
E quasi la metà lascerebbe il Paese

Quattro italiani su 10 (40,1%) pensano che sarebbe meglio uscire dall’Euro: lo evidenzia il Rapporto Eurispes 2015.

Il rapporto evidenza che ad inizio 2014 la quota di delusi dalla moneta unica si attestava al 25,7%. Il 55,5% degli euroscettici è convinto che l’Italia debba uscire dall’euro perché sarebbe la moneta unica il motivo principale dell’indebolimento della nostra economia. E quasi la metà degli italiani (il 45,4%) si trasferirebbe all’estero se ci fossero le condizioni: una percentuale cresciuta di quasi 8 punti dal 2006.

Oltre la metà dei lavoratori (57,7%) non è per nulla ottimista sulle possibilità che la propria situazione lavorativa permetta di fare progetti per il futuro: un dato leggermente migliore del 63,4% registrato dalla precedente inchiesta. Inoltre, il 57% dice di non riuscire a fronteggiare spese importanti, anche qui tuttavia si regista un lieve miglioramento rispetto al precedente 66,1% del 2014.

Resta il fatto che il 47% degli italiani non riesce ad arrivare a fine mese con le proprie entrate: percentuale aumentata di 16,4 punti rispetto al 2014. Solo il 44,2% degli intervistati riesce ad arrivare a fine mese senza grandi difficoltà. Non caso 7 italiani su 10 (71,5%) hanno visto nell’ultimo anno diminuire nettamente o in parte il proprio potere d’acquisto, un dato in linea con quanto rilevato nel 2014 (70%). Dall’inchiesta emerge che l’82,1% dei cittadini ha ridotto le risorse per i regali, l’80,8% ha tagliato sui pasti fuori casa, il 74,7% ha tagliato le spese per viaggi e vacanze, l’80,1% ha ridotto quelle per articoli tecnologici.

Aumentano così le rateizzazioni, anche per fare fronte a spese mediche. Secondo Eurispes, nel 2014 il 46,7% degli intervistati ha scelto questa strada: si tratta di un incremento di 24,3 punti percentuali rispetto al 2013. Si pagano a rate anche automobili (62,4%), elettrodomestici (60,4%), computer e telefonini (50,3%).

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