Ramadan e imprese musulmane
Nella Bergamasca sono 837

Sono almeno 7.530 le ditte attive in Lombardia, con titolare proveniente da un Paese a maggioranza musulmana: vendono abbigliamento e calzature, sono titolari di attività di ristorazione. macellerie, ortofrutta, pane e dolci. La crescita è del 7% annuo.

Ramadan, il mese del digiuno: sono almeno 7.530 le ditte attive in Lombardia, con titolare proveniente da un Paese a maggioranza musulmana, direttamente impegnate per questa occasione e in vista della festa principale di Eid El Fitr.

Quasi 2 mila nella sola Milano città. Vendono abbigliamento e calzature (4.254 ambulanti specializzati e 121 negozi al dettaglio in Lombardia), sono titolari di attività di ristorazione (1.827 ristoranti e 210 bar), di macellerie o ortofrutta (rispettivamente 162 e 65 attività), vendono alimentari (come ambulanti, 525, o nei mercatini, 209), producono e commerciano pane e dolci (120 ditte). E sono in crescita del 7,3% rispetto allo scorso anno.

Tra le province, le maggiori presenze si registrano a Milano (42,3% del totale, +11,9%), seguita da Brescia e Bergamo, rispettivamente con 840 e 837 attività. Il dato emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al primo trimestre 2014 e 2013.

Se si considerano tutti i settori, in totale sono 40.555 le cariche di imprenditori provenienti dai principali Paesi a maggioranza musulmana presenti in Lombardia e crescono del 3,3% rispetto all’anno scorso. I più presenti gli egiziani: sono 13.514 le cariche, una su tre, stabili. Seguono i marocchini con quasi 10 mila presenze (+3,1%) e i pakistani con 3.423 cariche (+6,2%). In crescita i bengalesi (+18,6%).

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