Romano, max rissa fra cinesi Sette arresti, una ferita grave

Sette persone arrestate e una ricercata. E’ il bilancio di un’operazione dei carabinieri al termine di una maxi rissa scoppiata questa mattina all’interno di un negozio di abbigliamento, gestito da cinesi, a Romano di Lombardia, nella Bassa Bergamasca.Protagonisti dell’episodio, avvenuto intorno alle 11, sono stati, da una parte, i titolari dell’esercizio commerciale, padre, madre e figlio, regolarmente residenti in Italia, e dall’altra, cinque donne, anch’esse di nazionalità cinese, ma clandestine che, secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Treviglio, vantavano verso i tre il credito di alcune rate d’affitto arretrate.

Secondo una prima ricostruzione, le cinque si erano recate nel negozio per avvisare la famiglia che, senza il pagamento del debito, gli sarebbe stato impedito di tornare a casa. La discussione è degenerata e gli otto sono rapidamente passati alle vie di fatto. Il gestore del negozio, un giovane tuttora ricercato, avrebbe ad un certo momento impugnato una sbarra reggi-abiti di uno scaffale e avrebbe colpito alla testa una quarantunenne. La donna, subito soccorsa, è stata ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Treviglio: i medici le hanno diagnosticato una commozione cerebrale. L’accusa a carico dei 7 arrestati è di rissa aggravata. Il giovane, le cui ricerche sono tuttora in corso, potrebbe dover rispondere anche di tentato omicidio.

(20/08/2005)

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