Saldi, dal 5 gennaio è caccia all’occasione

Confcommercio: si prevede un incremento delle vendite Le associazioni dei consumatori: diffidare di sconti elevati

Il 2008 è alle porte e con l’anno nuovo è imminente la stagione dei saldi: a Bergamo il giorno di partenza è stato fissato per il 5 gennaio, come per tutta la Lombardia ma anche a Roma e a Palermo, mentre a Napoli la «caccia allo sconto» parte il 2 gennaio, e invece Catanzaro e Campobasso dovranno attendere il 15 gennaio. Ogni famiglia - calcola Confcommercio - spenderà poco più di 500 euro per abbigliamento e accessori facendo lievitare a quasi 6,5 miliardi di euro il valore dei saldi invernali 2008 (quasi 2 miliardi di euro in più dell’anno scorso) con un’incidenza del 18% sul fatturato del settore. Le famiglie interessate ai saldi sarebbero 11,9 milioni, circa la metà dei 23,9 milioni di nuclei familiari italiani. «Per i saldi invernali 2008 le aspettative degli operatori del settore – dichiara Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia, l’associazione nazionale di categoria aderente a Confcommercio – si prevedono moderatamente soddisfacenti, tenuto conto che potrà esserci un recupero di spesa per i prodotti di abbigliamento a fronte di un andamento delle vendite natalizie in generale scarse e concentrate. Gli sconti potranno essere anche maggiori rispetto all’anno scorso partendo già da un 40%». Le regole per l’acquistoPer il corretto acquisto degli articoli in saldo Confcommercio ricorda alcuni principi di base: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Prova dei capi: non c’è obbligo ed è rimesso alla discrezionalità del negoziante. Per quanto riguarda i pagamenti, invece, le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda; salvo specifiche disposizioni regionali, è possibile porre in vendita capi non appartenenti alla stagione in corso. Infine si ricorda l’obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. (28/12/2007)

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