Sempre più ticket su strade e parcheggi
I sindaci sono convinti, i turisti meno

Pagare un ticket su strada o parcheggio per accedere alla montagna non fa diminuire gli escursionisti. Anzi consente ai Comuni di tenere strade più sicure e dare proprio quei servizi che i gitanti chiedono.

Gli amministratori ne sono convinti. Ma non sono tutti contenti: dopo l’annuncio degli ultimi ecopass brembani, i commenti sul web non sono poi stati così tutti favorevoli. E anche gli operatori (ristoratori o rifugisti) che stanno a monte delle strade non sempre si trovano d’accordo con la decisione dell’Amministrazione comunale.

In Val Brembana negli ultimi anni i ticket sulla montagna sono proliferati. E qui – a differenza della Val Seriana dove si tratta perlopiù di parcheggi o vie rurali poco frequentate – siamo su strade lunghe, asfaltate e in genere affollate.

Da sabato scorso (fino a ottobre) è in vigore il pedaggio di due euro sui 5,5 chilometri che dal Colle della Maddalena di Cusio portano ai Piani dell’Avaro. Sabato prossimo, invece, entrerà in vigore un altro balzello, questa volta sui frequentatori del lago di Cassiglio, sempre in alta Val Brembana, meta di pic-nic e bagnanti: 2,5 euro per le auto e 1,5 per le moto. Non gioiscono i turisti.

«L’afflusso di escursionisti a mio parere non ha subìto variazioni – dice il sindaco di Oltre il Colle Valerio Carrara. Anzi, si è incrementato. E con i 13 mila euro raccolti riusciamo a tenere in sicurezza la strada».

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