Smog, la Regione punta a una legge quadro

La Regione sta per varare una legge quadro sull’aria con l’obiettivo di ridurre del 50 per cento, entro i prossimi cinque anni, le emissioni di polveri sottili. Lo ha annunciato oggi l’assessore alla Qualità dell’aria del Pirellone, Domenico Zambetti, durante l’incontro con i rappresentanti delle amministrazioni che si trovano nelle aree critiche della Lombardia. La legge deve comunque ancora passare al vaglio della giunta e del consiglio regionale. È suddivisa in capitoli: per il riscaldamento l’obiettivo è quello di potenziare gli impianti di teleriscaldamento; per il parco veicoli invece si punterà sulla trasformazione a metano (mezzi pubblici in particolare) e su limitazioni alla circolazione estese anche alle Euro zero ed Euro 1 (veicoli privati). Si dovranno poi rivedere i regolamenti edilizi per spingere l’edilizia sostenibile, quindi con materiali e impianti che rispettino meglio l’ambiente. Non mancheranno incentivi per le energie alternative, solare soprattutto, e per gli elettrodomestici a basso consumo. Sul fronte della repressione la legge dovrebbe assicurare maggiori controlli sugli impianti di riscaldamento e nel campo dell’edilizia sostenibile, controlli che saranno a carico dei Comuni e dell’Arpa. L’ipotesi di bloccare la circolazione delle auto Euro zero, insieme alle non catalitiche, è stata sostenuta anche dall’assessore Amorino, intervenuto in rappresentanza del Comune di Bergamo: Amorino ha chiesto, per le non catalitiche, anche l’estensione dello stop a tutto il giorno; inoltre ha suggerito l’introduzione di una ulteriore data per le domeniche ecologiche.Nulla da fare invece per l’ipotizzata espansione delle aree critiche: spetta ai Comuni e Province fare richiesta per entrare a far parte delle zone a rischio inquinamento; la Regione può solo verificare se tutti i criteri (ben 21) sono soddisfatti prima di ammettere le richieste.(15/02/2006)

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