Smog, per la pianura Padana serve un piano straordinario

Senza un piano straordinario di intervento la pianura Padana non  uscirà dall’emergenza smog: lo ha detto Giovanni De Santi, responsabile dell’unità Emissioni e salute del Centro di ricerca della Commissione europea a Ispra (Varese) in occasione del convengo «Lotta al Pm10 e agli inquinanti dell’aria: verso nuovi strumenti legislativi e tecnologici». La Lombardia intanto resta la prima e unica regione in Italia che ha già aderito agli inviti della Ue. «Come Lombardia - ha ricordato il presidente della Regione, Roberto Formigoni - abbiamo approvato l’anno scorso un programma di interventi strutturali coraggioso, su cui la commissione ha accettato di collaborare. Obiettivo è dimezzare l’inquinamento entro il 2010, con un costo di circa 400 milioni di euro». Il riscaldamento domestico rimane la principale fronte della lotta allo smog. Secondo quanto emerso dal convegno, tra le soluzioni tecnologiche contro le emissioni da riscaldamento c’è quella di un particolare filtro, analogo alla marmitta catalitica per le auto, che può essere installato su ogni tipo di caldaia condominiale, in grado di abbattere dal 70 al 90% delle emissioni nocive. Ma a un costo tra i 5mila e i 7mila euro. Intanto, ha ricordato ancora Formigoni, è al vaglio del Consiglio regionale il nuovo Progetto di legge sull’aria che l’Unione europea ha indicato come i provvedimenti più organici presi in Europa. (19/10/2006)

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