Tragedia di Linate altre quattro condanne

Altre quattro condanne e tre assoluzioni per la tragedia di Linate dell’8 ottobre del 2001 nella quale persero la vita 118 persone: otto delle vittime erano bergamasche. La sentenza è stata emessa oggi dal tribunale di Milano. Le condanne riguardano Fabio Marzocca, direttore Enav, cui sono stati inflitti 4 anni e 4 mesi; 3 anni e 10 mesi per il responsabile del centro assistenza volo di Linate, Raffaele Perrone, e per il funzionario Enav Nazareno Patrizi; 3 anni e 4 mesi invece per un altro funzionario dell’Enav, Santino Ciarniello. Sono invece stati assolti i dipendenti della Sea, la società che gestisce lo scalo di Linate, Antonio Cavanna e Giovanni Grecchi: assoluzione in base all’articolo 530, secondo comma, assimilabile alla vecchia assoluzione per insufficienza di prove. Assolto invece con formula piena il funzionario Enav, Sandro Gasparrini.

La sentenza è stata letta dal gup di Milano Nicola Clivio. I sette sono stati processati con il rito abbreviato: il pm Celestina Gravina aveva chiesto la condanna a pene tra i 5 anni e 4 mesi e i 3 anni e 6 mesi.

Nei mesi scorsi altri quattro imputati erano stati condannati al termine del dibattimento davanti ai giudici della quinta sezione penale del tribunale di Milano.

L’incidente dell’ottobre 2001 aveva coinvolto due aerei in decollo: un volo di linea pieno di passeggeri e un Cessna privato che aveva tagliato la pista all’improvviso.

I commenti:

L’amarezza si alterna alla soddisfazione tra i parenti delle vittime. C’è amarezza perché - come ha sottolineato l’unico sopravvissuto, un dipendente del deposito bagagli investito dall’aereo - nessuno doveva essere assolto.

Soddisfazione invece - come ha spiegato Ivana Caffi Motta, del Comitato 8 ottobre - perché in una vicenda che era cominciata con lo scaricabarile generalizzato sono state individuate precise responsabilità. «Non interessa che prendano 10 anni o meno - ha detto - ma che non facciano più questo lavoro. In Italia deve essere introdotta la cultura della responsabilità e della competenza».

«Il governo - ha commentato la Fit-Cisl della Lombardia - ora deve mettere mano al riordino delle competenze nel trasporto aereo: vanno riassunte in un’autority le funzioni e le procedure aeroportuali ora frammentate tra Enac, Enav e gestori aeroportuali».

(14/03/2005)

© RIPRODUZIONE RISERVATA