Trova il killer davanti a casa: ucciso un artigiano

Era un testimone scomodo - perché era l’unico ad aver assistito all’omicidio di Leone Signorelli la sera del 25 aprile a Castelli Calepio - e proprio per questo sarebbe stato freddato dalla ’ndrangheta. È la tesi sostenuta dal procuratore di Bergamo, Adriano Galizzi, dopo l’uccisione la notte scorsa a Chiuduno di Giuseppe Realini, 52 anni, artigiano del legno. Stava rientrando in casa quando gli hanno sparato tre colpi di pistola che lo hanno raggiunto, senza lasciargli scampo, al torace e alla spalla. Giuseppe Realini è stato ucciso intorno all’1,15 davanti alla sua abitazione, in via Brigata Lupi di Toscana.L’allarme è stato dato dai familiari del 52enne e da alcuni vicini, che hanno sentito gli spari. I soccorsi sono arrivati poco dopo, ma l’uomo era già morto. Giuseppe Realini era un artigiano e lavorava in proprio: viveva con la moglie e i due figli, di cui uno non ancora maggiorenne. Il procuratore Galizzi: non c’eranopiù fondi per la telecameraEliminato l’unico testimone del delitto del 25 aprile 2007(12/09/2007)

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