Valcanale, elettrodomestici in tilt L’Enel: non c’entriamo, niente rimborsi

«L’Enel deve pagare i danni». «La colpa non è nostra, ma della centrale idroelettrica della Gir». È un botta è risposta dai toni tesi quello che si svolge in questi giorni a Valcanale, frazione di Ardesio. Tutto è cominciato la mattina del 10 novembre scorso quando, in seguito a una sospensione dell’energia elettrica programmata dall’Enel, decine di lavatrici, caldaie, playstation e decoder hanno smesso di funzionare. Danni per diverse centinaia di euro causati da uno sbalzo di corrente.

I cittadini hanno presentato le loro domande di risarcimento, ma l’Enel si rifiuta di pagare e spiega: «La sovratensione immessa nella rete di distribuzione di energia elettrica è stata la diretta conseguenza del mancato funzionamento delle protezioni dell’impianto di produzione di energia elettrica della società che gestisce la centrale in paese. Quando la responsabilità è nostra siamo i primi a riconoscerlo, non è questo il caso». 

La società Gir, chiamata in causa, risponde che non si tirerà indietro se verrà dimostrata la sua responsabilità: «Non abbiamo mai avuto problemi con i cittadini. Siamo però dell’idea che l’Enel doveva risarcire i cittadini e poi rivalersi su di noi». A Valcanale sono andate fuori uso d’un botto le bilance del negozio di alimentari Boccardi e il registratore di cassa del bar Astoria.

Ma nelle case della frazione si contano danni fino a 1.400 euro. Almeno il 70% dei residenti ha subito guasti: decoder e caldaie sono state le vittime preferite dello sbalzo di tensione. Molti cittadini mostrano le fatture e i pezzi bruciati conservati a testimonianza dei danni: «Noi paghiamo regolarmente la bolletta all’Enel, non ci aspettavamo questa risposta».

(20/01/2006)

© RIPRODUZIONE RISERVATA