Via Autostrada: notte in bianco per il cantiere del raddoppio

Due ore di rumori assordanti nel cuore della notte. Una situazione di disagio resa ancor più pesante dalla necessità di tenere aperte le finestre per l’afa e la calura che in questi giorni incombono sulla città.

Ma la scorsa notte per i residenti della zona di via Autostrada è stata un’autentica sofferenza a causa dei lavori per il raddoppio della ferrovia Bergamo-Verdello-Treviglio.

Il grosso dei lavori del raddoppio sono stati fatti: per completare l’opera manca il solo tratto cittadino. Si sta allargando il ponte della Malpensata (via Bonomelli-via San Giovanni Bosco) e si sta realizzando il secondo fornice al sottopasso di via Autostrada.

L’altro giorno - nemmeno 24 ore prima - sui tavoli di Palazzo Frizzoni è arrivata la comunicazione delle Ferrovie dello Stato che sarebbe stato necessario lavorare di notte - tra venerdì 29 e sabato 30 luglio - per portare a termine l’opera. Una atteggiamento che ha indispettivo l’Amministrazione comunale. «Ci hanno posto di fronte al fatto compiuto - aveva protestato il sindaco Roberto Bruni - mettendoci in difficoltà nell’informare i cittadini. Le soluzioni presentate erano due: concentrare i lavori in una notte, limitando le conseguenze, se pur fastidiose, a una cerchia ristretta di persone oppure rimandare a settembre i lavori. In questo caso, però, sarebbe stato necessario chiudere ancora via Simoncini, creando nuove difficoltà al traffico». Palazzo Frizzoni ha scelto la prima soluzione ed ha inviato lettere di avviso a circa 200 famiglie della zona per scusarsi dei disagi. Ma non tutte sono giunte al destinatario. Alcuni hanno ricevuto la missiva a mezzogiorno, altri cittadini proprio non l’hanno vista. Così si sono ritrovati nel cuore della notte - tra mezzanotte e un quarto e le 2 e mezza - bombardati da decibel di magli che mettevano in opera i pali. Le ferrovie avevano scelto quell’ora perché è l’unico arco di tempo nel quale non transitano convogli. Proprio sfruttando questa opportunità sono state previste altre tre o quattro notti di lavoro, ma assicurano che l’impatto acustico sarà ridotto.

(30/07/2005)

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