Consumi in calo anche a maggio

Dopo il calo di aprile, anche a maggio la stima dell’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala una consistente riduzione delle quantità acquistate e accentua la tendenza al calo dei consumi delle famiglie emersa nella prima parte del 2008. Infatti, la riduzione del 2,7% delle quantità registrata a maggio 2008 (il sesto segno negativo negli ultimi sette mesi) ha portato ad una flessione nel complesso dei primi cinque mesi dell’anno dell’1,9%, valore decisamente peggiore rispetto al +1,1% registrato nell’analogo periodo del 2007.Questo dato - secondo Confcommercio - fa sfumare definitivamente l’ipotesi di uscire entro breve da una crisi ormai strutturale, profonda e non legata a fenomeni stagionali, rafforzando la previsione di una crescita dell’economia italiana, nel 2008, prossima allo «zero».Il dato di maggio dell’ICC, si legge in una nota dell’associazione, continua a riflettere un’evoluzione negativa della domanda di beni (-3,8% in quantità rispetto all’analogo mese del 2007) a cui si è associata una stabilità per quella relativa ai servizi. Per quanto riguarda i prezzi del paniere di beni e servizi considerati nell’ICC, nel mese di maggio è proseguita la fase di accelerazione, conseguenza non solo di quanto sta avvenendo sul versante dei beni, alimentari e carburanti in primo luogo, ma anche del trasferimento degli input di costo ad alcuni servizi, soprattutto quelli relativi alla mobilità.Sotto il profilo delle quantità il dato di maggio riflette il permanere di una tendenza riflessiva della domanda per quasi tutti i beni e servizi che compongono l’aggregato, con le uniche eccezioni che continuano ad essere rappresentate dai beni e servizi per le comunicazioni e, in misura più contenuta, dai beni e servizi per la cura della persona. La domanda di beni e servizi ricreativi continua a registrare, in termini quantitativi, un’evoluzione negativa con una flessione a maggio del 4,9% rispetto all’analogo mese dello scorso anno confermando la tendenza che ha caratterizzato l’ultimo biennio.La stima per maggio 2008 della domanda per i servizi di ristorazione, come rilevato anche dall’ultima analisi della Fipe-Confcommercio, e di alloggio mostra una sostanziale stagnazione della domanda (+0,4%) imputabile solo in parte a condizioni atmosferiche meno favorevoli rispetto agli anni precedenti. I beni ed i servizi per la mobilità hanno registrato anche a maggio una riduzione della domanda particolarmente consistente (-13,5% nel mese). La domanda relativa ai beni e servizi per le comunicazioni pur confermandosi a maggio 2008 la componente più dinamica della spesa delle famiglie, con una variazione dei volumi acquistati del +6,9%, comincia a mostrare quale sintomo di rallentamento, soprattutto sul versante dei servizi. La domanda per i beni e servizi per la cura della persona ha evidenziato, anche a maggio 2008, un aumento (2,8% in quantità), evoluzione determinata esclusivamente dalla domanda per prodotti farmaceutici e terapeutici.Il segmento relativo agli articoli di abbigliamento e calzature ha registrato anche a maggio una riduzione delle quantità acquistate dalle famiglie (-2,3%). I dati dell’ultimo bimestre, che registrano una pesante flessione della domanda per Confcommercio sono rappresentativi della situazione di accentuata difficoltà in cui versa da tempo il settore, come segnala la riduzione del 2,7% registrata nei primi cinque mesi dell’anno.Relativamente ai consumi di beni e servizi per la casa, a maggio 2008 la domanda da parte delle famiglie è stata caratterizzata da una riduzione delle quantità acquistate dell’1,6% rispetto allo stesso mese del 2007. All’interno di questo aggregato solo per gli elettrodomestici, tv e registratori si registra una contenuta crescita della domanda.Anche a maggio 2008 la domanda delle famiglie per i prodotti alimentari e i tabacchi ha mostrato, dopo la pesante riduzione di aprile, un’evoluzione negativa, con una flessione delle quantità acquistate del 3,3% rispetto ad aprile 2007 (-3,1% nella media dei cinque mesi).Lo stato di difficoltà della domanda delle famiglie si evidenzia anche dall’andamento in termini congiunturali. Rispetto ad aprile si registra infatti per il complesso dei beni e servizi considerati nell’ICC una riduzione delle quantità acquistate dello 0,9%. La riduzione registrata nell’ultimo mese ha interessato sia la componente relativa ai beni che ai servizi.Valori pesantemente negativi si sono registrati per il segmento relativo ai beni ed ai servizi per la mobilità (-4,0%) e per alberghi e pubblici esercizi (-2,0%) settore che comincia a risentire anche del calo del turismo dai paesi dell’area del dollaro.VIA AI SALDI, MA CON POLEMICAGUARDA LE REGOLE SALVA ACQUISTI (04/07/2008)

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