Abb, trattativa avanti adagio
Giovedì una nuova assemblea

Dopo l'annuncio degli esuberi, in Abb primo round di confronto tra azienda e sindacato mercoledì pomeriggio in Assolombarda, preceduto in mattinata da una riunione del coordinamento dei vari stabilimenti del gruppo. Come era logico aspettarsi, il primo incontro non porta mai a passi avanti decisivi, anche se sindacato e multinazionale si sono chiariti su alcuni aspetti generali legati al piano di riorganizzazione. Abb ha ribadito come intende operare, rilanciando l'ipotesi dei 290 esuberi nei due siti italiani, 42 in quello abruzzese di Loreto Aprutino e gli altri a Dalmine, ma ha precisato meglio le linee di intervento, dicendosi certa di poter ridurre al minimo l'impatto sul personale bergamasco, grazie sia alla riconversione di molti dipendenti, sia al massiccio utilizzo dei prepensionamenti.

Dal canto suo il sindacato continua ad avere delle perplessità sui numeri effettivi dell'operazione, mentre si riserva di decidere, nell'assemblea in programma giovedì 10 dicembre a Dalmine (ma anche Loreto si fermerà due ore), un pacchetto di ore di sciopero e altre iniziative a sostegno della vertenza. Sul fronte degli incontri, è già stato calendarizzato quello del 18 dicembre: una «full immersion» dal mattino alla sera che permetterà di entrare nel merito dei singoli siti e dei singoli problemi e permettere ai lavoratori di saperne di più prima di cominciare le ferie natalizie.

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